domenica 13 dicembre 2009

Tracklist di domenica 13/12/09

Prima Puntata tutta dedicata esclusivamente alle band nate nel primo decennio nel 2000! Ecco la tracklist:

-Archangels In Black (Adagio)
-Night Electric Night
(Deathstars)
-Seabeast
(Mastodon)
-Kirisute Gomen
(Trivium)
-Doesn't Remind Me
(Audioslave)
-The Clarion Call
(Falconer)
-Trust In Decay
(Grimness)
-The Insomniac
(Slowmotion Apocalypse)
-My Medicine
(Allhelluja)
-Driving Down The Darkness
(Devildriver)
-Booze, Broads & Beelzebub
(Chrome Division)
-New Revelation
(Astral Doors)
-Don't Wanna Kill
(Magica)
-Beast In The Field
(Benedictum)
-Graveollet
(Svartsot)
-Failed Creation
(Divine Heresy)
-The Great Depression
(Trigger The Bloodshed)

Cosa resterà di questi anni '00? 1° Parte

Il 2009 sta per finire... e con esso anche questo decennio noto come anni '00 del duemila. E come ogni volta che finisce un ciclo, è tempo di bilanci. Così ho pensato di dedicare un ciclo di due puntate sulle band nate esclusivamente negli anni dal 2000 al 2009. La prima parte sarà questa domenica 13 dicembre e la seconda il 17 gennaio prossimo (la radio è in vacanza a fine dicembre), come sempre dalle ore 19: 30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it. E di gruppi interessanti ce ne sono, ve lo posso assicurare!
Non mancate!

domenica 6 dicembre 2009

Tracklist di domenica 06/12/09

Seconda puntata tutta dedicata alle band che suoneranno in Italia tra novembre, dicembre e gennaio prossimo! Ecco la tracklist:

-Loud Band (Bonafide)
05/12/09 - Prato, Siddharta
-American Metalhead (Sebastian Bach)
17/12/09 - Bologna, Estragon
18/12/09 - Trezzo sull'Adda (Milano), Live Club
19/12/09 - Roncade (Treviso), New Age Club
20/12/09 - Roma, Alpheus
-Cosmogenesis (Obscura)
-As God Kills
(Node)
19/12/09 - A Cold Night In Hell Festival - Rossiglione (Genova), Area Expo
-Furtive Dissection (Haemorrhage)
19/12/09 - Cremona, Csa Dordoni
-Marines (Sodom)
31/12/09 - Romagnano Sesia (Milano), Rock & Roll Arena
-Prevail (Kataklysm)
-Hell's Ambassador
(Belphegor)
-Sound The Surrender
(Darkest Hour)
19/01/10 - Bologna, Estragon
-What I Always Wanted (Kittie)
09/01/10 - Pinarella di Cervia (Ravenna), Rock Planet
-Black Diamond (Stratovarius)
21/01/10 - Milano, Alcatraz
-Nocturnal (The Black Dahlia Murder)
-Deadly Sinners
(3 Inches Of Blood)
-Blinded By Light
(Necrophobic)
21/01/10 - Bologna, Estragon
-Steel Inferno (Marduk)
-God Is Dead
(Vader)
21/01/10 - Ronchi di Legionari (Gorizia), Rock Club
-The Final Countdown
(Europe)
26/01/10 - Milano, Alcatraz
28/01/10 - Roma, Atlantico
29/01/10 - Nonantola (Modena), Vox Club
30/01/10 - Padova, Gran Teatro
-Babylon (Faster Pussycat)
21/01/10 - Roma, Jailbreak
22/01/10 - Pinarella di Cervia (Ravenna), Rock Planet
23/01/10 - Pisa, Borderline
24/01/10 - Arcene (Bergamo), Soundtrack
-Lost Boys
(The 69 Eyes)
27/01/10 - Roma, Init Club
28/01/10 - Bologna, Sottotetto Soundclub
29/01/10 - Roncade (Treviso), New Age Club

domenica 29 novembre 2009

Tracklist di domenica 29/11/09

Puntata tutta dedicata alle band che suoneranno in Italia tra novembre, dicembre e gennaio prossimo! Ecco la tracklist:

-Full Moon
(Sonata Arctica)
-April Rain
(Delain)
25/11/09 -Milano, Palasharp
-Sarcophagus (Nile)
-Murdered
(Krisiun)
-Souless
(Grave)
26/11/09 - Milano, Magazzini Generali
27/11/09 - Roma, Alpheus
28/11/09 - Rimini, Velvet
-Valentine's Day (Marilyn Manson)
26/11/09 - Treviso, Palaverde
27/11/09 - Milano, Palasharp
-Honey Bucket (Melvins)
27/11/09 – Padova, Unwound
01/12/09 - Bologna, Estragon
02/12/09 - Milano, Magnolia
-Get Born Again
(Alice In Chains)
02/12/09 - Milano, Palalido
-Lights Out
(U.F.O.)
01/12/09 - Milano, Magazzini Generali
-Heavy Metal Heaven (U.D.O.)
17/01/10 - Milano, Magazzini Generali
-Losing The Game (Crucified Barbara)
02/12/09 - Genova, Zapata
03/12/09 - Milano, Legend 54
05/12/09 - Prato, Siddharta
07/12/09 - Padova, Palazzetto dello Sport
08/12/09 - Ronchi dei Legionari (Gorizia), Rock Club
-Erased
(Paradise Lost)
-Telepath (Samael)
08/12/09 - Milano, Magazzini Generali
09/12/09 - Roma, Alpheus
-Mother North (Satyricon)
-Fullständigt Jävla Död Inuti (Shining)
08/12/09 - Bologna, Estragon
-Final Fight (Gama Bomb)
04/12/09 - Lucinico (Gorizia), Pieffe Factory
-Feedback, Blood & Distortion (Toxic Holocaust)
16/12/09 - Soundtrack, Arcene (Bergamo)
-Spinning Jenny (Skyclad)
-The Divided Heart
(Elvenking)
16/12/09 - Roma, Jailbreak
16/12/09 - Prato, Siddharta
16/12/09 - Soundtrack, Arcene (Bergamo)

Speciale Concerti: Novembre - Dicembre 2009, Gennaio 2010

Capita spesso che molti metallari si lamentino che non ci sono abbastanza concerti metal in Italia. Ma altrettanto spesso si soffermano solo sui gruppi più conosciuti, dimenticando altri ugualmente bravi e che ogni tanto passano dalle nostre parti. Quindi, per sopperire come posso a questa cosa, do il via ad uno nuovo speciale a scadenza mensile, dedicato a tutti (o quasi) i gruppi metal e simili che calcano il nostro paese (con un occhio anche alle band nostrane naturalmente) ogni mese. Per ogni gruppo, compresi quelli di spalla se interessanti, vi farò sentire un loro pezzo, in modo tale che potrete decidere se vi può interessare andare a vederli o meno. Comincerò con un ciclo di due puntate, quindi domenica 29 novembre e domenica 6 dicembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) e dal nuovo anno sarà una presenza fissa nella programmazione di NonsoloMetal Show.
Non Mancate!
E ricordatevi sempre una cosa... più gruppi andrete a vedere e maggiori saranno le probabilità che l'Italia venga considerata sempre di più come una tappa fondamentale nel tour di ogni band che si rispetti e magari per non solo per una data sola!
C'è tanta fame di metal in Italia...

martedì 24 novembre 2009

Tankard - 10/10/09 - Club Siddharta, Prato

Se il metal dovesse essere associato ad una bevanda, questa sarebbe ovviamente la birra. Ne berremmo a vasche olimpioniche intere o ce la faremmo iniettare direttamente nelle vene come Barney dei Simpson. Per cui come si può mancare ad una serata dove suona una band thrash metal tedesca che ha fatto della birra la sua tematica principale? Ad aprire la serata ci sono i milanesi Irriverence che, benchè thrash al 100%, non mi hanno convinto del tutto. Ma poco importa, perchè stanno per tornare sul palco del Siddharta (c'erano già stati diversi anni fa...) i re del beer metal (come si sono definiti, e come dargli torto?) i Kings Of Beer, i tedesconi di Cermania, ovvero i Tankard! L'atmosfera si fa subito festosa e rissaiola. Dalle prime note di The Morning After fino alla fine del concerto, il pogo non abbandonerà mai la prima metà dello spazio davanti al palco. Seguono subito a ruota vecchi classici di questi metallari ultrabirrosi come Zombie Attack e Slipping From Reality. Poi è il momento di presentare il pezzo più bello dell'ultimo album (Thirst uscito lo scorso inverno e che io ho annoverato come miglior album del mese di dicembre 2008 nella rubrica Metal Detector), ovvero la poderosissima Stay Thirsty! che io accolgo con grande gioia. Da Thirst, saranno poi suonate Octane Warriors e Sexy Feet Under. Ormai l'aria è madida di sudore e birra e comincia a farsi pesante respirare, quindi meglio concentrarsi a saltare ovunque e ad evitare i calci dei tizi che fanno crowd-surfing. In effetti non ho mai preso tanta gente in testa in vita mia. Beermuda, Need Money For Beer, Alcohol, Die With A Beer In Your Hand, praticamente tutti i classici sono presenti. La tenacia e l'energia di questa band che è attiva da quasi trent'anni è incredibile. Sono divertenti e spaccano il culo come pochi. E ancora: Nation Over Nation, 666 Packs, Chemical Invasion e poi gran finale con una formidabile tripletta come We Still Drink The Old Ways, Space Beer ed (Empty) Tankard. Madido di sudore e con piccoli dolori ovunque, mi reco subito al banco del merchandise per comprarmi subito una loro maglietta e a bermi una birra o due...
Prosit Tankard!

lunedì 23 novembre 2009

Pino Scotto - 26/09/09 - Club Siddharta, Prato


Adoro l'odore di nebbia artificiale da concerti di prima serata... sono al Club Siddharta, in attesa di scatenarmi come al solito. La stagione è ricominciata e questa prima sera si preannuncia di fuoco (parola non a caso..). Ad entrare in scena prima sono i fiorentini Holyland che presantano il loro album d'esordio L.I.F.E. Si tratta di un hard rock roccioso e abbastanza coinvolgente. Dal loro primo album spiccano pezzi come Give The Voice, (I Need) More Time, e Voices Of Persecution. Godibile anche la loro cover di Immigrant Song dei Led Zeppelin. L'uomo che calcherà il palco dopo, ormai è diventato un simbolo, nel bene e nel male, del metal italiano. Molti in realtà non conosco nemmeno la sua musica ma vengono a vederlo soltanto per sentirlo inveire contro tutto e tutti. Ma in fondo anche questo fa parte dello spettacolo! Il Savonarola del metal italiano in carne, ossa e Jack Daniel's ovvero Pino Scotto! Questa è la seconda volta che vedo Pino al Siddharta (e la recensione di quella serata la troverete su questo blog) e questa volta sono in primissima fila. Un Siddharta strapieno esulta quando Pino entra sul in scena e parte senza indugi con Fighter e tratta dall'ultimo album dei suoi (sciolti) Fire Trails, che tra l'altro era anche il nome di una canzone dei Vanadium, la sua prima leggendaria band. E a proposito dei Vanadium, visto che questa è una serata all'insegna del ripercorrimento di gran parte della carriera di Pino, molti pezzi di questa band verranno suonati, a cominciare da On Fire (verrebbe da dire, ovviamente!), Street Of Danger e Get Up, Shake Up. Dopo le solite, comunque sempre godibili, infamate contro Vasco Rossi, il music business, i poser, la politica, La DeFilippi ecc.. si arriva a pezzi della sua carriera solista (a mio parere i migliori): Piazza San Rock, Come Noi, Il Grido Disperato di Mille Band. Ovviamente Pino non manca mai di interagire col pubblico o a dar bacietti alle ragazze delle prime file o a offrire sorsate di Jack Daniel's, dando prova ancora una volta del grande carisma che si porta appresso. Tra poco compierà sessant'anni e ha una buzza da alcol piuttosto pronunciata, ma nonostante tutti i bagordi e i trent'anni spesi a suonare ovunque, sono quasi due anni che va a giro per i club italiani a fare concerti a ritmi impressionanti, anche per una band giovane. Anche perchè noi bastardi scarichiamo i suoi album (inutile negarlo) e alla fine, come per molte altre band ormai, fare più concerti possibile è il solo modo per tirare su dei soldi. Ci mette tutta l'energia e il cuore possibili e questo, al di là del suo personaggio, è sempre degno di rispetto ed ammirazione. Dopo Silent Heroes, un vecchio classico Run Too Fast e un pezzo davvero commovente come Too Young To Die. A chiudere il concerto sono delle cover di due grandi canzoni come Long Live Rock 'n' Roll dei Rainbow con Ronnie James Dio (dio del metal che Pino ammira moltissimo) e Rock And Roll dei Led Zeppelin. Fa sempre piacere essere in mezzo a gente infervorata per un artista metal che non sia fuori d'Italia. Spero che questo capiti sempre più spesso...
Per la cronaca, il nuovo album da solista di Pino dovrebbe uscire nei primi mesi del nuovo anno..
Aspetteremo con ansia!

Tracklist di domenica 22/11/09

Ottava puntata dedicata alle origini del metal! Ecco la tracklist:

Led Zeppelin

-Good Times, Bad Times
-Dazed And Confused
-Communication Breakdown
-Whole Lotta Love
-Heartbreaker
-Moby Dick
-Immigrant Song
-Celebration Day
-Since I've Been Loving You
-Black Dog
-Rock And Roll
-Stairway To Heaven
-When The Levee Breaks
-The Song Remains The Same
-Kashmir

sabato 21 novembre 2009

Speciale Le Origini Del Metal - 8° puntata: Led Zeppelin

Era un po' che non dedicavo una puntata al mio ciclo sulle origini del metal, così ho pensato di tornare con una delle band che più hanno dato per la creazione del genere metal (oltre che per tutta la storia del rock): ovvero i Led Zeppelin! E questa domenica 22 novembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) vi racconterò la storia di questa band leggendaria, facendovi ascoltare i loro pezzi più belli. Impossibile mancare!

domenica 15 novembre 2009

Tracklist di domenica 15/11/09

Puntata tutta dedicata agli Slayer e al loro nuovo album! Eccovi la tracklist:

-World Painted Blood
-Unit 731
-Snuff
-Beauty Through Order
-Hate Worldwide
-Public Display Of Dismemberment
-Human Strain
-Americon
-Psychopathy Red
-Playing With Dolls
-Not Of This God
-The Antichrist
-Chemical Warfare
-Hell Awaits
-Angel Of Death
-Piece By Piece
-Altar Of Sacrifice
-Jesus Saves
-Raining Blood
-South Of Heaven
-Behind The Crooked Cross
-Ghosts Of War
-War Ensamble
-Dead Skin Mask
-Season In The Abyss
-Killing Fields
-Disciple
-Jihad

sabato 14 novembre 2009

Tornano Gli Slayer!

Dopo tra anni di trepidante attesa ecco il ritorno in grande stile della band più cattiva e violenta mai esistita: gli Slayer! Il loro nome è sempre una garanzia e il nuovo World Painted Blood non delude! E questa domenica 15 novembre (come sempre dalle ore 19:30 e solo questa domenica fino alle ore 21:30 su www.radiogas.it) vi farò ascoltare tutto quanto il nuovo album oltre naturalmente ai vecchi classici. Due ore di musica assassina! Potrete mancare?
Certo che no!
Hail Slayer!!

giovedì 12 novembre 2009

Motörhead - 16/07/09 - Fortezza da Basso, Firenze

Quando lessi la notizia che i Motörhead avrebbero fatto un concerto a Firenze, sono rimasto per dieci minuti a sbavare come Homer Simpson di fronte ad una ciambella.
Una delle mie band preferite, che suona quasi vicino casa mia!! Assolutamente imperdibile! Infatti, giorno in cui iniziavano le vendite di biglietti su Ticketone, mi sono presentato nel mio negozio musicale di fiducia e all'ora X più un secondo, chiedo subito il biglietto per il concerto. Avevo paura che potesse succedere come con gli AC/DC, che i biglietti nel giro di un'ora andarono esauriti. Aspetto con ansia che arrivi luglio, e il giorno del concerto, io ed altri compagni di merende metallose ci rechiamo presso la Fortezza da Basso, già dalle prime ore del pomeriggio. A Firenze, si sa, il caldo si fa sentire forse più che in ogni altra città italiana e quando troviamo una zona con un idrante incustodito, per noi è più che una manna dal cielo. Quando i portoni si aprono, è già pomeriggio inoltrato e tutti entriamo a corsa ma prima abbiamo delle difficoltà a capire dove diavolo si trovi il palco! Una volta trovato, mi piazzo subito tra le prime file, cercando di rimanerci il più possibile. Ad aprire le danze sono le Merendine Atomiche di Padova, che sfoggiano un sound molto in stile Pantera. Nella loro breve scaletta, danno molto spazio al loro ultimo, non male in verità, album da cui vengono estratte Helmet, Rude Rebel Brotherhood, e The Rise Of The Lion e Hope, oltre a vecchi pezzi come In The Cage e Roads And Beers. Nel complesso, un gruppo molto piacevole da ascoltare e il pubblico gradisce il lancio di merendine e brioche da parte della band. La seconda band di apertura è una delle più conosciute e apprezzate di tutto il metal italiano. In più di vent'anni di carriera si sono guadagnati rispetto ed ammirazione. Ed infatti l'accoglienza per gli Extrema è trionfale. GL Perotti sfoggia un cranio rasato stile Phil Anselmo e sin da subito gli Extrema ricordano ai presenti quanto sono grandi. Le prime canzoni, ovvero Anymore, Selfishness e Fall Down sono tutte del nuovo album Pound For Pound, e si fanno più che apprezzare. Il resto della scaletta sono vecchi classici come Six, Six, Six Is Like Sex, Sex, Sex, New World Desorder, Second Coming, Money Talks, e The Bad Itself e This Toy che il pubblico approva con grande foga. Per ovvie ragioni, la band non suona, a differenza di come fa praticamente ad ogni concerto, la sua cover di Ace Of Spades. Il sole è ormai quasi calato e le energie per pogare risaltano fuori prepotentemente. Accanto a me ci sono due punkettoni invasati che saltano a destra e a manca che evito accuratamente, in quanto magri e dunque con i gomiti spigolosi che possono fare parecchio male. Dopo aver difeso duramente la mia postazione, mi prendo un po' di fiato e rimango, come tutti in trepidante attesa. Passa un po' di tempo e finalmente arrivano i Motörhead! La figura imponente del leggendario (e questa volta l'aggettivo non è usato a caso) Lemmy Kilmister entra sul palco e la folla perde il controllo. Subito Lemmy pronuncia la frase di rito che apre ogni loro concerto: "We're Motörhead! And We're Play Rock 'n' Roll!". Appena partono le note di Iron Fist si scatena un convulso delirio. Il suono è grezzo e duro come deve essere e il vocione ultradevastato di Lemmy riecheggia per tutta la Fortezza. Ancora non riesco a credere che li sto vedendo dal vivo... ma la folla che mi spintona ovunque mi risveglia dalla mia estasi mistica e anche io ci do dentro. Grande apprezzamento anche per la successiva Stay Clean. Poi, dopo Be My Baby è la volta del pezzo più famoso tratto dall'ultimo, eccezionale album Mötorizer (non ha caso l'avevo scelto come album del mese di settembre 2008 nella mia rubrica Metal Detector), ovvero Rock Out. Due minuti scarsi di potenza ed energia incredibili e il pubblico va in visibilio ancora di più, tanto che mi è difficile respirare. Ci si calma un momento con Metropolis, prima di un'altro massacro con Over The Top. Ad altre due tirate come One Night Stand e I Got Mine segue un bell'assolo del chitarrista Phil Campbell, davvero in forma, come a voler ricordare di essere uno dei chitarristi forse meno considerati tra i migliori di tutto l'heavy metal. Dall'ultimo album viene suonato un'altro grande pezzo come The Thousand Names Of God. A riportarci al passato della band è un'inaspettata Another Perfect Day. Nel pezzo successivo In The Name Of Tragedy è invece Mikkey Dee ha suonare uno splendido assolo, con la sua batteria massacrata senza pietà. Qualcuno dei presenti grida:"Cazzo è come un polipo!" Ed hanno ragione. E dopo Just 'Cause You Got The Power un altro pezzo molto apprezzato dal pubblico: Going To Brazil. A Killed By Death segue un capolavoro assoluto dell'heavy metal e una delle mie canzoni preferite dei Motörhead, ovvero la mitica Bomber. Poi per un attimo si abbandona l'heavy metal e si entra nel puro blues: Lemmy canta la cover di Whorehouse Blues suonando anche l'armonica con anche Mikkey che suona la chitarra acustica accompagnato giusto dal charleston. E dopo lo sfoggio dell'anima blues di Lemmy, è il momento di una delle canzoni più famose di tutta la storia del rock e tutti, dico tutti, i presenti si sono messi a pogare incessantemente di fronte all'immortale Ace Of Spades. Indimenticabile. Come indimenticabile è stato il gran finale: parte l'inconfondibile intro di batteria della cattivissima Overkill e anche qui è un macello totale. Grandi, grandissimi, inossidabili come l'acciaio. Spero che tornino presto in Italia... devo rivederli. Mi spiace per chi non c'è stato.

domenica 8 novembre 2009

Tracklist di domenica 08/11/09

Puntata tutta sulle migliori novità metal di settembre 2009! Ecco la tracklist:

-Linger In Doubt (Skyfire)
-A Tap Dancer's Dilemma
(Diablo Swing Orchestra)
-My Plague
(Kittie)
-Call Of The Hammer
(3 Inches Of Blood)
-Necropolis
(The Black Dahlia Murder)
-Acciaio E Salsiccia
(Gli Atroci)
-From Afar (Ensiferum)
-Funeral Dawn
(Marduk)
-The Rise Of Darkness
(Immortal)
-As I
(Thundra)
-As Horizions End (Paradise Lost)
-Deathaura
(Sonata Arctica)
-I Ain't Hiding
(The Black Crowes)
-Shangri-La (Gotthard)
-Last Look At Eden
(Europe)
-Evile Infected Nation
(Evile)
-This Day We Fight! (Megadeth)

lunedì 2 novembre 2009

Metal Valley Open Air - 11/07/09 - Area Expo, Rossiglione (Genova)

Quando ho letto di un nuovo festival di musica metal in terra italica, non ci potevo credere! E guardando il bill, mi sono convinto del tutto che non potevo assolutamente mancare a questa primissima edizione del Metal Valley Open Air, organizzato da nientepopodimeno che Trevor, il cantante dei Sadist. Si tratta di un festival incentrato principalmente sul metal estremo, e verrebbe da dire "ovviamente", visto chi l'ha creato! Il luogo del massacro è la cittadina di Rossiglione, in provincia di Genova, dove Trevor è nato. Anche se dove è sistemato il palco (un po' piccolo, ma alla fine si è rivelato abbastanza funzionale), l'Area Expo, non è esattamente quello che molti si aspettavano vista la bellezza dei luoghi, comunque la cornice di montagne e foreste è davvero niente male. Arrivo sul posto, non senza difficoltà, tra viaggio e ricerca per trovare l'Area Expo, che stanno già suonando le prime band. Quando entro, ci sono i Bad Bones, che suonano un grezzo heavy metal di stampo motorheadiano, niente male. Particolarmente degni di nota, tra le band emergenti di apertura, sono i senesi Coram Lethe, che sfoggiano un discreto melodic death metal e una cantante tanto bella quanto marcia dentro, a giudicare dai tremendi growl che riesce a fare, che non sfigurerebbero con quelli di Angela Gossow. Ma ora è arrivato il momento delle band principali. Anche se una musica come la loro renderebbe meglio con intorno l'oscurità, i parmensi Dark Lunacy, hanno comunque fatto un concerto abbastanza coinvolgente dal punto di vista emotivo. Qualche problema di suono, per le parti più sinfoniche, ma per il resto niente da eccepire. Pezzi come Aurora, Forlorn e la conclusiva Dolls, apprezzatissima dal pubblco che sta cominciando finalmente a scaldarsi, sono una nuova prova del valore di questa band, tra le migliori in Italia per il melodic death metal. Comunque ripeto che vorrei vederli in condizioni di oscurità, perchè secondo me renderebbero meglio. Ma alla fine, il sole comincia a calare e l'atmosfera comincia ad essere più adatta alle band che seguiranno. I Necrodeath, sono praticamente a casa loro, visto che sono genovesi, e ovviamente lo zoccolo duro dei fan del posto si trova ammassato nelle prime file. Sin da subito, fanno capire perchè sono una delle band di thrash metal più apprezzate, non solo in Italia. Il carisma psicopatico del cantante Flegias, l'immensa abilità chitarristica di Pier Gonnella e la micidiale sezione ritmica di Peso e Killer Bob, infervorano gli animi per tutto il concerto. Dal nuovo, ottimo album, Phylogenesis, vengono prese nuove mazzate come The Theory e Final War. Ma ovviamente è sui vecchi classici che il pogo si fa più violento: Forever Slave, Necrosadist, Mater Tenebrarum (!). Quando finiscono, con The Creature e Sodomy And Lust, la notte è ormai iniziata. Sembra quasi che siano stati i Necrodeath col loro show infernale e maligno, a far calare il sole. Comunque anche loro vorrei rivederli con l'oscurità per tutto il tempo e con una setlist più lunga. Ora è il momento delle band straniere. Il prossimo gruppo non capita spesso in Italia, e forse dal nome possiamo anche capire il perchè... nel paese dominato dal Vaticano, un nome come Rotting Christ può leggermente dare fastidio.. ma a noi piacciono eccome! Vengono dalla Grecia e si tratta di uno dei gruppi più interessanti e validi di tutto il black metal (e in effetti la Grecia ha una scena black metal molto viva). Una cosa che val la pena ricordare, è che accanto alla zona del concerto c'è una chiesa e piccole case con tanti vecchietti. Qualcuno che dalla terrazza guarda giù verso di noi. Tutto questo è talmente ironico che scoppio a ridere. Ma torno subito serio, quando il concerto si apre con The Sign Of Prime Creation. Segue subito a ruota Keravnos Kivernitos, entrambe prese dall'ultimo eccellente album Theogonia del 2007 (comunque tranquilli, il nuovo album dovrebbe uscire ad inizio del prossimo anno). Dopo un gran pezzo come Enuma Elish, il resto dei brani della serata sono un crescendo di intensità e bravura, che dimostra quanto questa band esca dagli stereotipi del black metal e quanto sia più profonda di quanto il nome possa suggerire. A Dead Poem, King Of A Stellar War, la magniloquente e amatissima dal pubblico Non Serviam e The Sign Of Evil Existance scorrono che è una bellezza, con un'atmosfera intorno che finalmente si confà alla musica proposta da questo festival. La conclusione di quello che poi, all'unanimità o quasi, è stato considarato dai presenti come il concerto più bello dell'intera giornata, è affidata ad altri due pezzi dell'ultimo album Phobos' Sinagogue e Threnody. Davvero grandissimi.
Nemmeno la band headliner della serata riuscirà a battere l'intensità evotiva di questi metallari greci. Comunque, anche gli Entombed, una delle band cardine del death metal svedese, non si sono certo risparmiati in quanto a violenza sonora! Dopo un bel discorso di Trevor, sul fatto che il festival sembra essere riuscito bene con un'ottima affluenza di pubblico, che fa ben sperare per la prossima edizione, viene dato spazio agli headliner. Appena sale sul palco, il cantante LG Petrov tiene in mano una vaschetta in carta stagnola e quando la poggia per terra per un attimo ho pensato che ci stesse per vomitare dentro. E in effetti il buon Petrov non sembra al massimo della forma fisica e anche la sua voce, in qualche occasione ne risente, ma compensa a tutto ciò col suo rodato carisma animalesco e brutale, che comunque riesce a coinvelgere i presenti. Un'altra cosa che fa piacere vedere, sono il chitarrista e il bassista che indossano rispettivamente una maglietta degli italiani Allhelluja e Necrodeath... tutta la scaletta va a pescare nel meglio che questa band ha tirato fuori in quasi vent'anni di carriera, col suo personalissimo death 'n' roll: Morning Star, Chief Rebel Angel, I For An Eye, Revel In Flesh, Stranger In Aeons e i superclassici Crawl, Wolverine Blues e Lefth And Path sono eseguite con grande potenza, nonostante i suoni non fossero proprio dei migliori. Si chiude con Night Of The Vampire e When In Sodom, con GL Petrov davvero al limite delle forze. Ma tutto sommato una buona prova. Insomma come prima edizione, non c'è davvero da lamentarsi! Prezzo d'entrata molto accessibile, un sacco di stand con merchandise vario, mangiare e birra buoni. Che accidenti si può pretendere di più da un festival metal in Italia??
Alla prossima edizione!
Complimenti a tutti!


domenica 25 ottobre 2009

Tracklist di domenica 25/10/09

Puntata tutta dedicata ai Rammstein e al loro nuovo album! Ecco la tracklist:

Rammstein

-Rammlied
-Ich Tu Dir Weh
-Waidmanns Heil
-Haifisch
-Bückstabü

-Früling In Paris
-Wiener Blut
-Pussy
-Liebe Ist F
ür Alle Da
-Mehr
-Roter Sand

-Du Riechst So Gut
-Rammstein
-Sehnsucht
-Bestrafe Mich
-Links 2 3 4
-Sonne
-Mein Teil
-Amerika
-Mann Gegen Mann
-Te Quiero Puta!

sabato 24 ottobre 2009

Tornano i Rammstein!

Quale occasione migliore per poter finalmente fare una puntata su una delle mie band preferite? Sono passati quattro lunghi anni dall'ultimo album, ma finalmente i Rammstein sono tornati! E questa domenica 25 ottobre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it), il sottoscritto vi farà ascoltare tutto il nuovissimo album Liebe Ist Für Alle Da, oltre naturalmente a dei vecchi classici di questi folli tedesconi.
Per cui domenica non mancate!!
Bis Bald!

domenica 18 ottobre 2009

Tracklist di domenica 18/10/09

Puntata tutta dedicata ai Kiss e al loro nuovo album! Ecco la tracklist:

Kiss

-Modern Day Delilah
-Russian Roulette
-Never Enough
-Yes I Know (Nobody's Perfect)
-Stand
-Hot And Cold
-All For The Glory
-Danger Us
-I'm An Animal
-When Lightning Strikes
-Say Yeah
-Strutter
-100,000 Years
-Hotter Than Hell
-Detroit Rock City
-Shout It Out Loud
-Ladies In Waiting
-Calling Dr.Love
-Christeen Sixteen
-Love Gun
-Shock Me
-I Was Made For Lovin' You
-Rock & Roll All Nite

Tornano i Kiss!

Sono passati undici anni da quel Psycho Circus, che aveva visto il ritorno della formazione originale dei Kiss. E quest'anno, la leggendaria band, capitanata da Gene Simmons e Paul Stanley, insieme al nuovo batterista Eric Singer (che comunque aveva già fatto parte dei Kiss in passato) e al nuovo chitarrista Tommy Thayer, hanno pubblicato giusto qualche giorno fa, lo scoppiettante Sonic Boom, che vede i Kiss in forma smagliante come energia e qualità di composizione. E questa domenica 18 ottobre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) vi farò ascoltare tutto il nuovo lavoro, oltre naturalmente ad altri vecchi classici.
Siete fan dei Kiss?
Bene! Non mancate stasera allora!

domenica 11 ottobre 2009

Tracklist di domenica 11/10/09

Puntata tutta dedicata agli Alice In Chains e al loro nuovo album! Ecco la tracklist:

Alice In Chains

-All Secrets Know
-Check My Brain
-Last Of My Kind
-Your Decision
-A Looking In View
-When The Sun Rose Again
-Acid Bubble
-Lesson Learned
-Take Her Out
-Private Hell
-Black Gives Way To Blue
-Confusion
-Lying Season
-Rain When I Die
-I Can't Remember
-We Die Young
-Man In A Box



giovedì 8 ottobre 2009

Speciale Grunge 12°parte: il ritorno degli Alice In Chains

Sono passati quattordici anni dall'ultimo album in studio degli Alice In Chains e molte cose sono cambiate da allora... il 4 aprile 2002 il cantante Layne Staley si era suicidato, lasciando la band nel limbo. Difficile andare avanti, quando si è privati di uno dei frontman più apprezzati della musica grunge e non solo. Poi, nel 2006, entra in formazione un nuovo cantante, William DuVall e tutti si sono chiesti se sarebbe stato all'altezza. Ma questo nuovo album Black Gives Way To Blue, toglie ogni dubbio. DuVall riesce benissimo a non far rimpiangere Staley e il resto della band è in forma magnifica. E questa domenica 11 ottobre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it), ricomincerò il mio speciale dedicato alla musica Grunge, proprio facendovi ascoltare tutto il nuovo album di questa band fondamentale del grunge, più alcune canzoni del periodo con Staley.
Da non perdere!

domenica 4 ottobre 2009

Tracklist di domenica 04/10/09

Puntata tutta sulla nuova compilation Invasione Totale Vol.3 del Granducato di Metallo! Ecco la tracklist:

-Forever Night (Dragonia)
-Kingdom Of Dust
(Chaos Core)
-Nata Troia
(Subhuman)
-The Fall
(Archetype)
-Just Better
(Rattlesnake)
-Eulogy
(Delyria)
-Invasion
(Underskin)
-Killing Depression
(Bleed Someone Dry)
-First Past Person
(Surgery Of Sorrow)
-End Of It All
(Weirdream)
-Gathering Of Lost Thoughts
(Astral Dive)
-Eyes Of Wolf
(Tarchon Fist)
-Nations
(Luthien)
-The Sun In My Life
(4th Dimension)
-Panic People
(Louder)
-Bringer Of Light
(Aleph)
-The Die Is Cast
(Fomento)
-In Eternal Regret
(Festering Disgust)

sabato 3 ottobre 2009

Invasione Totale Vol.3: la compilation di Granducato di Metallo

Anche quest'anno, quella nobile organizzazione di eventi, concerti ed iniziative metallare in tutta la Toscana (e non solo) che risponde al nome di Granducato di Metallo, ha pubblicato un nuovo volume (il terzo) della compilation Invasione Totale, che vede riunito tutto il meglio delle band emergenti principalmente toscane. E questa domenica 4 ottobre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) su NonsoloMetal Show, il sottoscritto vi farà ascoltare tutte le 18 canzoni di 18 band differenti (di alcune di loro mi sono già occupato in precedenza...), estremamente valide e che vanno tenute d'occhio. Quello che piace molto di questa compilation, non è solo l'elevata qualità delle canzoni, ma anche il fatto che si trovino i generi più disparati, dal brutal death al power metal.
Per cui, per chi ha voglia di sentire degli italiani che sanno fare metal col cuore e il sudore, l'appuntamento di questa domenica è d'obbligo!

domenica 27 settembre 2009

Tracklist di domenica 27/09/09

Puntata tutta dedicata a Cliff Burton! Ecco la tracklist:

Metallica

-The Four Horsemen
-(Anesthesia) Pulling Teeth
-Figth Fire With Fire
-Ride The Lightining
-For Whom The Bell Tolls
-Fade To Black
-Creeping Death
-The Call Of Ktulu
-Master Of Puppets
-Orion
-Damage, Inc.
-To Live Is To Die

venerdì 25 settembre 2009

Gods Of Metal 2009- 28/06/09 - Stadio Brianteo, Monza

Per me, quello di quest'anno, è stato un Gods Of Metal "maledetto", nel senso proprio di "maligno" per svariate ragioni. Non che non sia stato bello, assolutamente, solo che non sono riuscito a godermelo per bene. Tanto per farvi capire la sequela di sfighe che lo hanno accompagnato: io e il buon David Battistini, collega di metal proprio a Radiogas, avevamo deciso di andarci, insieme ad altri amici miei, solo per la seconda giornata del festival (a malincuore) ma pochi giorni prima di partire mi comunica che disgraziatamente non può venire per motivi familiari ed è talmente gentile da darmi il suo biglietto e mi dice di farci quello che voglio. Ma anche tra i miei amici ci sono diserzioni, alchè rimango io e una coppia... per carità sono persone ottime, ma penso che a nessuno piaccia reggere il moccolo... così mi ritrovo il sabato sera del 27 giugno ad una festa all'aperto, ad offrire gratis (dico: gratis!) questo biglietto in più praticamente ad ogni anima viva che conoscessi anche solo di vista, pur di non fare il terzo incomodo e non un'anima che è una ha voluto accettarlo... sarà che io gratis accetterei praticamente tutto, però che cavolo è pur sempre il biglietto di un festival di musica a gratis... capitassero a me 'ste fortune! mah... Ad ogni modo si parte lo stesso e in qualche modo la situazione è meno imbarazzante del previsto. Arriviamo davanti allo Stadio Brianteo a Monza, vendo il biglietto ad un tizio, e ci avviamo all'entrata. Tutto sembra tranquillizzarsi, ma ahimè la sequela di sfighe non era finita lì...
Praticamente è mezzogiorno, il sole picchia di brutto, lo stadio con i suoi due palchi è già parecchio pieno e gli Static-X hanno finito da poco. Mi metto tranquillo davanti al primo palco, l'L-Stage, e aspetto di vedere una band molto curiosa, che una quindicina di anni fa ebbe la stravagante idea di unire il death metal a ritmiche jazz fusion. Sto parlando dei Cynic, riuniti tre anni fa e usciti l'anno scorso col loro secondo album Traced In Air, e infatti partono con The Space For This tratta proprio da quest'album. Il suono sembra buono e l'esecuzione della band è eccellente, che mostra grande equilibrio tra growl duri e puri, e suoni più raffinati e complessi. La mia attenzione si desta ancor di più quando partono le meravigliose note di Veil Of Maya, ipnotica e surreale. Peccato che dal primo album Focus, ormai diventato un cult, sia estratta solo un'altra canzone, Celestial Voyage, ma d'altronde il tempo è tiranno e i Cynic avevano solo mezz'ora di show (cosa di cui molti si sono lamentanti). Non facili da ascoltare, ma senza dubbio di gran classe e bravura.
E dopo musica per palati così fine, un pò di ultra-violenza sonora ci sta proprio bene. Infatti mi scaglio subito verso l'R-Stage, in mezzo alla folla. Ho voglia di fare un pò a spintonate e di casino. E francamente, poche band sono più adatte dei Napalm Death per questo scopo. I re del grind metal, fanno la loro entrata con tutto il carico di brutalità che si portano appresso da più di vent'anni. Infatti tutta la gente davanti al palco inizia un pogo mostruoso nel quale mi tuffo di prepotenza. Ma dopo una decina di minuti, mentre do una controllata che ci sia tutto dentro al marsupio che ho intorno alla vita, mi rendo conto che il mio portafoglio è sparito. Era insieme al cellulare, che fortunatamente recupero per un soffio, in una delle tasche più esterne del marsupio che, come avrei scoperto con orrore, aveva la cerniera difettosa e dunque con tutta la gente che spintonava accanto a me, si era accidentalmente aperta. Per i successivi venti minuti, inizia una ricerca disperata intorno a tutta la zona, con lo sguardo rivolto per terra piena di detriti e ormai, a causa delle spruzzate d'acqua degli idranti che usano per refrigerare il pubblico, ultra fangosa e con intorno a me centinaia di persone che pogano ferocemente e che mi spintonano ovunque. Un'esperienza allucinante, che non auguro a nessuno. Come ho fatto ad uscirne intero, o perlomeno senza qualche osso rotto, non lo so, ma credo di dover ringraziare la mia robusta costituzione se ne sono uscito vivo... recuperò lucidità e mi faccio largo per andare verso gli agenti alla sicurezza davanti al palco, ma che non possono aiutarmi granchè in quanto impegnati a gestire tutto il macello. Mi consigliano di andare subito dai carabinieri a denunciare la cosa e io naturalmente ci vado. Purtroppo non possono farmi fare la denuncia lì per lì, dovrei andare da loro in commissariato, ma preferisco solo lasciare i miei dati, con la promessa che avrei fatto la denuncia, una volta tornato nella mia città il giorno dopo. Torno a chiedere agli addetti alla sicurezza, ma naturalmente non hanno trovato nulla e anche io torno a fare un giro nella zona intorno a dove poteva essermi cascato, ma ormai mi rendo conto che se non me l'hanno già trovato e fregato, probabilmente in mezzo a quella massa di pazzi scatenati con stivali da guerra, il mio portafoglio è ridotto a brandelli o sepolto sotto tre metri di fango. Cento euro, carta d'identità e patente, sono andati. Per cui cari lettori, potrete immaginare da soli quanto tutto ciò abbia condizionato il mio stato d'animo nel vedere il resto del festival... comunque, ora che posso ricordare le cose con maggiore lucidità, cercherò di scrivervi di ciò che ho visto e sentito dopo, nella maniera più obbiettiva possibile e per concludere questa divagazione riguardo una mia spiacevole esperienza personale, spero di non avervi annoiato e spero che il mio racconto possa esservi utile per cautelarvi qualora andiate a dei concerti. Quando la mia odissea è finita, i Napalm Death, stanno praticamente finendo il loro show, e da quel che mi posso ricordare hanno concluso con Nazi Punks Fuck Off e Siege Of Power. Ma prima ci sono state, in ordine sparso, la canzone più corta del mondo, ovvero You Suffer, poi Scum, Suffer The Children, From Enslavement To Obliteration, We All Is Said And Done e anche diversi pezzi tratti dall'ultimo, ottimo, album Time Waits For No Slave ovvero Strong-Arm, Life And Limb, Diktat e On The Brink Of Extinction. Cercando di recuperare un briciolo di entusiasmo, mi dirigo verso l'L-Stage in attesa di vedere dei grandi del heavy metal britannico come i Saxon, ma, come se non avessi già avuto abbastanza sfighe per questo Gods Of Metal, uno speaker dice che non sono ancora arrivati e che probabilmente suoneranno dopo Tarja Turunen, ma successivamente verrà annunciato che non potranno esserci, per problemi tecnici col tour bus. Da parte mia, e non solo, partono una lunga serie di imprecazioni. Ho bisogno di qualcosa che mi tiri su. E, in parte, i Mastodon ci sono riusciti. Infatti, viene montato subito in fretta e furia il palco dell'R-Stage, per il loro show. Avevo proprio voglia di vederli live, con ancora in testa le stupende canzoni del loro ultimo disco Crack The Skye (che ho scelto come miglior novità del mese, nella mia rubrica Metal Detector di marzo scorso). Ed infatti partono proprio con la prima magnifica canzone dell'album, Oblivion. Il suono fortunatamente è abbastanza buono, ed è possibile percepire le infinite sfumature che compongono il suono che questa band riesce a creare, quel personalissimo misto di progressive, sludge e thrash metal. Sempre dall'ultimo lavoro vengono suonate Crack The Skye e la lunghissima, quasi progressive rock, The Czar. Ma non mancano le sferzate più grezzamente metalliche come Blood & Thunder (particolarmente gradita dal pubblico) , The Wolf Is Loose, Crystal Skull, Iron Tusk e la conclusiva March Of The Fire Ants. Un grande concerto, fatto da una grande band, che sicuramente dovrò rivedere dal vivo, in circostanze mentali più felici. Dal palco dell'L-Stage, ormai tutto sembra pronto, ma da buona primadonna, Tarja, l'ex-cantante dei Nightwish, si fa attendere non poco, e molti metallari iniziano a mugugnare e a protestare. Poi alla fine, con molte cerimonie, la splendida cantante fa il suo ingresso e attacca con Enough, pezzo che, come gran parte del resto della scaletta del concerto, fa parte di My Wintern Storm, secondo album da solista di Tarja. Ma non mancano naturalmente pezzi come Nemo e Wishmaster, snoccialate così tanto per ricordare al pubblico quanto i Nightwish valgano di meno senza di lei. La prestazione vocale è impeccabile ed intensa come sempre, ma una menzione speciale va anche ai musicisti che sono con lei, specialmente al batterista con cresta da gallo, che pesta di brutto, fa delle facce assurde e sembra particolarmente coinvolto. La più apprezzata delle canzoni da solista di Tarja è stata senz'altro la struggente I Walk Alone, mentre la più odiata è stata la discutibile cover di Poison di Alice Cooper, che in versione symphonic metal, proprio non funziona. Le altre canzoni, My Little Phoenix, Ciaràn's Well, Minor Heaven, Lost Northern Star, Sing For Me, scorrono veloci e abbastanza piacevolmente. Die Alive chiude un concerto piacevole, seppur il pubblico si sia un po' risentito sull'eccessiva attesa per l'entrata in scena di Tarja e forse anche sul fatto che una cantante solista abbia avuto più minuti a disposizione di altre band meritevoli. E dopo il "tranquillo" symphonic metal, torniamo al metal più duro e incazzato. Li avevo già apprezzati l'estate scorsa quando hanno aperto per i Metallica all'Arena Parco Nord di Bologna, e non mi dispiaceva affatto vederli una seconda volta. Ormai i Down, non sono più solo un side-project di Phil Anselmo, ma una band vera e che può contare su un pubblico sempre più numeroso. Ad aprire il massacro è Hail The Leaf, che risale al primo album del 1995 e gran parte della scaletta del concerto si incentrerà proprio su questo. Dell'ultimo, secondo me altrettanto bello, ultimo album uscito due anni fa, vengono suonate solo The Path e N.O.D. Anselmo, che ha la testa semirasata come ai vecchi tempi dei Pantera, conserva intatto il suo immenso carisma di grande frontman che sa come far scatenare la folla e il resto della band è micidiale nell'esecuzione, a ulteriore dimostrazione dell'enorme talento di questo gruppo che finalmente viene riconosciuto anche dai più. A godersi il concerto, da dietro le quinte, c'è anche un divertito Mike Portnoy. Lysergik Funeral Procession e New Orleans Is A Dying Whore sono le uniche tratte dal secondo album del 2002. Tra le altre, Lifer, Losing All e Eyes Of The South. Verso la fine del concerto appare sul palco Fratello Metallo e Phil Anselmo va ad abbracciarlo (chissà se con affetto o no...) e a chiudere sono le stupende Stone The Crow e Bury Me In Smoke. Dopo un concerto così bello e intenso, è necessario un po' di riposo, ma è necessario trovarsi un posto dove ripararsi dal sole ancora implacabile. All'inizio decido di sedermi sulle tribune e dopo poco arrivano sull'L-Stage i Blind Guardian. Sarà che cominciavo ad accusare la stanchezza fisica ed emotiva della giornata, sarà che i suoni forse mi arrivavano un pò male e poco definiti da dove ero seduto, ma francamente dopo poche canzoni mi stavo annoiando non poco. Peccato perchè la band non è che mi dispiaccia e il pubblico era bello coinvolto, quindi anche loro entrano a far parte della mia lista delle band "da rivedere in circostanze migliori". Trovo una zona tranquilla e all'ombra sull'erba e lì mi addormento un poco. A svegliarmi è l'attacco di batteria di Corporeal Jigsgore Quandary. Infatti mi dico: "Uh! ci sono i Carcass!". Li avevo già apprezzati al Gods dell'anno scorso e infatti erano piaciuti talmente tanto da essere chiamati anche per l'edizione di quest'anno e pure stavolta non hanno fatto prigionieri: "Non suoniamo progressive metal!" grida il cantante e bassista Jeff Walker, con tono allusivo. Non c'è niente da fare: la musica dei Carcass è qualcosa di più di semplice grind metal, ha un'aurea di marcio e decadente che continua a piacere molto, non a caso la loro è stata una delle reunion più celebrate. Anche quest'anno gran parte della scaletta è incentrata sul loro lavoro più noto, ovvero Heartwork, da cui vengono suonate Buried Dreams, Carnal Forge, No Love Lost, Embodiment, Death Certificate e Heartwork. I meno considerati sono il primo album (sono suonate solo le solite Genital Grinder e Rotten To The Gore) e l'ultimo album (da questo è estratto solo Keep On Rotting In The Free World). In mezzo a questo concerto miciadale per intensità, appare anche il vecchio batterista Ken Owen che rispetto all'anno scorso sembra stare molto meglio visto che riesce a fare un breve assolo di batteria. Jeff Walker a questo proposito dice:"Ci sono due buoni motivi per cui io penso che dio non esista: il primo è aver visto i Black Sabbath suonare dietro ai Mötley Crüe (riferendosi alla serata del giorno prima) e l'altro è il fatto che abbia preferito fare tutto questo a Ken, piuttosto che prendersi la mia anima marcia." Tra le altre mazzate suonate vi sono Empatological Necroticism, Incarnated Solvent Abuse, Reek Of Putrefaction, Exhume To Consume, Ruptured In Purulence e a chiudere Carneous Cacoffiny. Ormai la sera comincia a calare, l'atmosfera è quella giusta per la band che sta per arrivare sul palco. Niente di maligno o oscuro, però le loro canzoni suntuose, complesse e misteriose con questa cornice notturna hanno sicuramente un effetto maggiore. La più importante band progressive metal band del mondo, i Dream Theater! Si parte subito con bel pezzo da dieci minuti (neanche troppi considerando che in quanto a lunghezza la band è capace di ben altro) come In The Presence Of Enemies, tratta dal penultimo album, ma la band nel corso della serata sembra concentrarsi su canzoni più vecchie, infatti per esempio dall'ultimo album viene suonata solo A Rite Of Passage e da album recenti solo Constant Motion. La band appare subito in gran forma e come di consueto fa sfoggio delle proprie enormi capacità tecniche e in fondo, la vitalità del batterista Mike Portnoy e la grande voce di James LaBrie, riescono a non far sembrare il tutto troppo freddo, anche se indubbiamente si tratta sempre di una band non facile da seguire a lungo, specialmente per chi non è abituato a sentire canzoni così lunghe e intricate. Dopo Beyond This Life e Hollow Years, si comincia ad arrivare a canzoni che il pubblico aspettava con grande trepidazione, come Caught In A Web, Voices e Pull Me Under. Ma è con Erotomania e la conclusiva Metropolis Pt.1: The Miracle And The Sleeper che la folla esplode con una grande ovazione. Qualche cretino inizia anche a pogare. Cioè mi volete spiegare come accidenti si fa a pogare con i Dream Theater? Ad ogni modo, alla fine del concerto sono parecchio spossato e decido di godermi l'ultima band della serata, seduto sugli spalti. Anche perchè ci sarà un gran macello tra le prime file. Possono essere discutibili quanto vuoi, possiamo dire che il nu metal ha fatto il suo tempo, possiamo dire che sono dei venduti al mainstream musicale e che piacciono principalmente a dei pischelli. Però dal vivo gli Slipknot fanno davvero scintille, fuoco e fiamme! Non è soltanto un concerto, ma è come se fosse compreso dentro un grande circo itinerante in chiave metallara e ultramoderna. La scenografia del palco, tra schermi giganti, infinite luci ecc... infatti è parte integrante dello show, così come le postazioni di alcuni membri della band che si alzano da terra di diversi metri, che girano o si ribaltano su se stesse. Un grande dispiego di mezzi insomma per dare spettacolo, ma che funziona davvero bene. Lo stadio ormai è strapieno ovunque e di sottofondo all'arrivo dei nove pazzi scatenati, si sente l'intro del loro album Iowa e con mia grande gioia, partono con una delle loro migliori canzoni, in termini di cattiveria: (Sic). E subito a ruota, tutte le altre canzoni che mi piacciono di più del loro primo album (il migliore, insieme all'ultimo All Hope Is Gone) , ovvero mazzate chiodate in faccia come Eyeless, Wait And Bleed e Get This. Meno convincente per me, ma molto apprezzata dal pubblico, è Before I Forget. A parte alcune delle canzoni dell'ultimo album suonate, ovvero Sulfur e Psychosocial, poi il resto della scaletta non mi è piaciuto granchè, in effetti mi sono concentrato di più a godermi lo spettacolo coreografico che la band offre. Compreso un ribaltamento di tutta batteria di Joey Jordison mentre continuava a suonare. Niente da dire, dal vivo questa band va lasciata stare. Si ha un sussulto finale con Duality e Spit It Out e il gran finale è affidato ad un'inaspettato omaggio a Michael Jackson, con la cover di Beat It. Insomma, nonostante tutte le disavventure che mi sono capitate e che mi saranno utili per farmi più furbo per i prossimi concerti, direi che è stato un buon Gods, con momenti davvero esaltanti. Staremo a vedere cosa tireranno fuori per il 2010, in caso non riesca nemmeno la prossima estate ad andare a qualche festival estivo estero...
A presto! Mappa del Festival

martedì 22 settembre 2009

Cliff Burton Night su NonsoloMetal Show

Sono passati 23 anni da quel tragico 27 settembre 1986, quando Cliff Burton, primo geniale bassista dei Metallica perse la vita in un incidente del tour bus che stava portando i Metallica in tournè in Svezia, a Ljungby. E questa domenica 27 settembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it); in occasione non solo dell'anniversario della sua scomparsa, ma anche dell'uscita in italiano (grazie alla Tsunami Edizioni) della sua biografia Too Live Is To Die, scritta da Joel Mclver (infatti, sabato 26 settembre, ci sarà anche una Cliff Burton Night organizzata dall'Alcatraz di Milano, con ospite anche l'autore del libro); dedicherò tutta la puntata a Cliff, facendovi ascoltare quindi i brani dei primi tre album dei Metallica (Kill 'Em All, Ride The lightining, Master Of Puppets) che hanno avuto maggiormente il suo contributo.
Sarà una serata in omaggio a uno dei più grandi bassisti della storia del metal.
Non mancate.

domenica 20 settembre 2009

Tracklist di domenica 20/09/09

Seconda parte del puntatone tutto dedicato alle novità metal estive! Ecco la tracklist:

-A Rite Of Passage (Dream Theater)
-Earthache
(Voivod)
-The Turning Tide
(Seventh Angel)
-Human All Too Human
(Deströyer 666)
-Asgard
(Rebellion)
-Fullständigt jävla död inuti
(Shining)
-Pain
(Scala Mercalli)
-Architect Of New Beginnings
(Ghost Brigade)
-Forged In Fire
(Winds Of Plague)
-Ebenbild
(Saltatio Mortis)
-Masterful Mystery Tour
(Beatallica)
-Heavy Metal Heaven
(U.D.O.)
-Swallow The Slaughter
(Whiplash)
-Mech-Cannibal
(Municipal Waste)
-Dark Heart (Vader)
-Sale At The Misery Factory
(Illdisposed)
-Lucifer
(Behemoth)

Non è ancora finita l'estate!

Salve gente! Visto che domenica scorsa, a causa del carognoso scorrere del tempo, non sono riuscito a completare la puntata dedicata alle migliori novità metallare di quest'estate (ero arrivato fino a luglio), ho ben pensato per questa domenica 20 settembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) di crearne una seconda parte in modo tale da includere non solo tutte le novità di agosto, ma anche quelle poche di giugno e luglio che non ero riuscito a farvi ascoltare. Per cui, non mancate anche stavolta!

mercoledì 16 settembre 2009

Il mese più temuto da quelli che odiano l'estate è questo... ma a salvarci dalle solite musichette estive c'è una bella carrellata di dischi nuovi di zecca, alcuni davvero ottimi. Quasi fosse in contrasto con la luce accecante e il caldo opprimente, anche questo mese tra gli album migliori c'è parecchio metal estremo cattivone. Cominciamo con una band che ha già quasi vent'anni di carriera alle spalle ed è arrivata al traguardo di tutto rispetto del decimo album, ma nonostante ciò non fa parte dei nomi papabili del brutal death metal. Sto parlando dei danesi Illdisposed e il loro album assassino To Those Who Walk Behind Us, che riesce ad essere estremamente duro ma senza annoiarti con ritmi monocorde, cosa molto difficile dopo tanti anni di carriera e di album alle spalle (tutti, peraltro, di buona fattura) e con un genere in cui non è facile non scadere nello stereotipo. Naturalmente è un massacro con tutti i crismi del genere, però con una freschezza di stile invidiabile e delle sfumature che riescono a renderlo appena più fruibile rispetto ad altri album di puristi del brutal death metal. Continuate così! E tanto per restare in tema di band cattivone e di paesi freddini, facciamo un salto in Polonia, dove sono appena usciti con la loro nona fatica in studio, i portabandiera del black metal polacco, ovvero i Behemoth e questo Evangelion. Che dire? Si tratta senza dubbio di black metal classico (old school come piace tanto dire ai critici) nel loro tipico stile. Però cristo (pardon Nergal, diavolo) che potenza! Una sfuriata infernale del genere senza mai essere ripetitiva o con senza cali di tono era un pezzo che non si sentiva. Molto aiuta anche la produzione di qualità, che rende i suoni grezzi e distorti come da tradizione, eppure ben distinti. La band ha un pò abbandonato le innovazioni prese con l'album precedente, tornando (un po' come hanno fatto i Satyricon l'anno scorso, anche loro con ottimi risultati) al black metal delle origini, con creatività rinnovata non solo nella musica, ma anche per ciò che riguarda le liriche. Sicuramente quest'album va inserito tra i migliori della discografia dei Behemoth, e dopo quasi vent'anni anche loro di carriera non è affatto poco. E adesso veniamo agli altri dischi da ascoltare con piacere. Rimaniamo in Polonia, perchè è appena tornata sulle scena un'altra band che ha dato grande lustro al metal estremo polacco con più di venticinque anni di carriera, ovvero i Vader del buon Piotr "Peter" Wiwczarek (chitarra e voce), che l'anno scorso ha reclutato una line-up nuova di zecca ed è tornato con questo notevole Necropolis che non sfigura con i vecchi lavori, sempre nel suo particolare stile thrash-death metal. E sempre per rimanere in tema di thrash metal, sono assolutamente da segnalare il quarto album di una delle migliori band tra quelle di recente formazione, che stanno contribuendo alla rinascita di questo genere (specialmente nella sua caratteristica più veloce), ovvero i Municipal Waste con Massive Aggressive e il ritorno, dopo dieci anni, di uno dei gruppi della vecchia scuola, i Whiplash (con solo il cantante-chitarrista della vecchia formazione) e il nuovo Unborn Again. Tra gli altri è interessante, anche se un po' ostico, il secondo album Isolation Songs dei finlandesi Ghost Brigade, poi, tanto per ricordarci che non tutte le band metalcore fanno schifo, ecco i Winds Of Plague con il loro terzo album The Great Stone War. Curioso è anche l'ottavo album (in appena dieci anni di carriera!) Wer Wind Sæt dei tedeschi folk metallar Saltatio Mortis. In ambito di metal più classico, vi segnalo il divertente secondo album Masterful Mystery Tour dei Beatallica, ovvero quel gruppo di burloni che si divertono a mischiare i Metallica con i Beatles; e il ritorno di un grande "vecchio" del metal tedesco, ovvero Udo Dirkschneider, con la sua band da solista U.D.O. che con questo Dominator, sono arrivati al dodicesimo album. E per finire, come sempre con l'Italia, assolutamente da ascoltare è il thrash-death metal tinto di humor nero dei pisani Subhuman, arrivati all'esordio discografico con questo divertente ma allo stesso tempo durissimo album Profondo Rozzo.
Ci vediamo al prossimo Metal Detector, buon ascolto!