domenica 29 novembre 2009

Tracklist di domenica 29/11/09

Puntata tutta dedicata alle band che suoneranno in Italia tra novembre, dicembre e gennaio prossimo! Ecco la tracklist:

-Full Moon
(Sonata Arctica)
-April Rain
(Delain)
25/11/09 -Milano, Palasharp
-Sarcophagus (Nile)
-Murdered
(Krisiun)
-Souless
(Grave)
26/11/09 - Milano, Magazzini Generali
27/11/09 - Roma, Alpheus
28/11/09 - Rimini, Velvet
-Valentine's Day (Marilyn Manson)
26/11/09 - Treviso, Palaverde
27/11/09 - Milano, Palasharp
-Honey Bucket (Melvins)
27/11/09 – Padova, Unwound
01/12/09 - Bologna, Estragon
02/12/09 - Milano, Magnolia
-Get Born Again
(Alice In Chains)
02/12/09 - Milano, Palalido
-Lights Out
(U.F.O.)
01/12/09 - Milano, Magazzini Generali
-Heavy Metal Heaven (U.D.O.)
17/01/10 - Milano, Magazzini Generali
-Losing The Game (Crucified Barbara)
02/12/09 - Genova, Zapata
03/12/09 - Milano, Legend 54
05/12/09 - Prato, Siddharta
07/12/09 - Padova, Palazzetto dello Sport
08/12/09 - Ronchi dei Legionari (Gorizia), Rock Club
-Erased
(Paradise Lost)
-Telepath (Samael)
08/12/09 - Milano, Magazzini Generali
09/12/09 - Roma, Alpheus
-Mother North (Satyricon)
-Fullständigt Jävla Död Inuti (Shining)
08/12/09 - Bologna, Estragon
-Final Fight (Gama Bomb)
04/12/09 - Lucinico (Gorizia), Pieffe Factory
-Feedback, Blood & Distortion (Toxic Holocaust)
16/12/09 - Soundtrack, Arcene (Bergamo)
-Spinning Jenny (Skyclad)
-The Divided Heart
(Elvenking)
16/12/09 - Roma, Jailbreak
16/12/09 - Prato, Siddharta
16/12/09 - Soundtrack, Arcene (Bergamo)

Speciale Concerti: Novembre - Dicembre 2009, Gennaio 2010

Capita spesso che molti metallari si lamentino che non ci sono abbastanza concerti metal in Italia. Ma altrettanto spesso si soffermano solo sui gruppi più conosciuti, dimenticando altri ugualmente bravi e che ogni tanto passano dalle nostre parti. Quindi, per sopperire come posso a questa cosa, do il via ad uno nuovo speciale a scadenza mensile, dedicato a tutti (o quasi) i gruppi metal e simili che calcano il nostro paese (con un occhio anche alle band nostrane naturalmente) ogni mese. Per ogni gruppo, compresi quelli di spalla se interessanti, vi farò sentire un loro pezzo, in modo tale che potrete decidere se vi può interessare andare a vederli o meno. Comincerò con un ciclo di due puntate, quindi domenica 29 novembre e domenica 6 dicembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) e dal nuovo anno sarà una presenza fissa nella programmazione di NonsoloMetal Show.
Non Mancate!
E ricordatevi sempre una cosa... più gruppi andrete a vedere e maggiori saranno le probabilità che l'Italia venga considerata sempre di più come una tappa fondamentale nel tour di ogni band che si rispetti e magari per non solo per una data sola!
C'è tanta fame di metal in Italia...

martedì 24 novembre 2009

Tankard - 10/10/09 - Club Siddharta, Prato

Se il metal dovesse essere associato ad una bevanda, questa sarebbe ovviamente la birra. Ne berremmo a vasche olimpioniche intere o ce la faremmo iniettare direttamente nelle vene come Barney dei Simpson. Per cui come si può mancare ad una serata dove suona una band thrash metal tedesca che ha fatto della birra la sua tematica principale? Ad aprire la serata ci sono i milanesi Irriverence che, benchè thrash al 100%, non mi hanno convinto del tutto. Ma poco importa, perchè stanno per tornare sul palco del Siddharta (c'erano già stati diversi anni fa...) i re del beer metal (come si sono definiti, e come dargli torto?) i Kings Of Beer, i tedesconi di Cermania, ovvero i Tankard! L'atmosfera si fa subito festosa e rissaiola. Dalle prime note di The Morning After fino alla fine del concerto, il pogo non abbandonerà mai la prima metà dello spazio davanti al palco. Seguono subito a ruota vecchi classici di questi metallari ultrabirrosi come Zombie Attack e Slipping From Reality. Poi è il momento di presentare il pezzo più bello dell'ultimo album (Thirst uscito lo scorso inverno e che io ho annoverato come miglior album del mese di dicembre 2008 nella rubrica Metal Detector), ovvero la poderosissima Stay Thirsty! che io accolgo con grande gioia. Da Thirst, saranno poi suonate Octane Warriors e Sexy Feet Under. Ormai l'aria è madida di sudore e birra e comincia a farsi pesante respirare, quindi meglio concentrarsi a saltare ovunque e ad evitare i calci dei tizi che fanno crowd-surfing. In effetti non ho mai preso tanta gente in testa in vita mia. Beermuda, Need Money For Beer, Alcohol, Die With A Beer In Your Hand, praticamente tutti i classici sono presenti. La tenacia e l'energia di questa band che è attiva da quasi trent'anni è incredibile. Sono divertenti e spaccano il culo come pochi. E ancora: Nation Over Nation, 666 Packs, Chemical Invasion e poi gran finale con una formidabile tripletta come We Still Drink The Old Ways, Space Beer ed (Empty) Tankard. Madido di sudore e con piccoli dolori ovunque, mi reco subito al banco del merchandise per comprarmi subito una loro maglietta e a bermi una birra o due...
Prosit Tankard!

lunedì 23 novembre 2009

Pino Scotto - 26/09/09 - Club Siddharta, Prato


Adoro l'odore di nebbia artificiale da concerti di prima serata... sono al Club Siddharta, in attesa di scatenarmi come al solito. La stagione è ricominciata e questa prima sera si preannuncia di fuoco (parola non a caso..). Ad entrare in scena prima sono i fiorentini Holyland che presantano il loro album d'esordio L.I.F.E. Si tratta di un hard rock roccioso e abbastanza coinvolgente. Dal loro primo album spiccano pezzi come Give The Voice, (I Need) More Time, e Voices Of Persecution. Godibile anche la loro cover di Immigrant Song dei Led Zeppelin. L'uomo che calcherà il palco dopo, ormai è diventato un simbolo, nel bene e nel male, del metal italiano. Molti in realtà non conosco nemmeno la sua musica ma vengono a vederlo soltanto per sentirlo inveire contro tutto e tutti. Ma in fondo anche questo fa parte dello spettacolo! Il Savonarola del metal italiano in carne, ossa e Jack Daniel's ovvero Pino Scotto! Questa è la seconda volta che vedo Pino al Siddharta (e la recensione di quella serata la troverete su questo blog) e questa volta sono in primissima fila. Un Siddharta strapieno esulta quando Pino entra sul in scena e parte senza indugi con Fighter e tratta dall'ultimo album dei suoi (sciolti) Fire Trails, che tra l'altro era anche il nome di una canzone dei Vanadium, la sua prima leggendaria band. E a proposito dei Vanadium, visto che questa è una serata all'insegna del ripercorrimento di gran parte della carriera di Pino, molti pezzi di questa band verranno suonati, a cominciare da On Fire (verrebbe da dire, ovviamente!), Street Of Danger e Get Up, Shake Up. Dopo le solite, comunque sempre godibili, infamate contro Vasco Rossi, il music business, i poser, la politica, La DeFilippi ecc.. si arriva a pezzi della sua carriera solista (a mio parere i migliori): Piazza San Rock, Come Noi, Il Grido Disperato di Mille Band. Ovviamente Pino non manca mai di interagire col pubblico o a dar bacietti alle ragazze delle prime file o a offrire sorsate di Jack Daniel's, dando prova ancora una volta del grande carisma che si porta appresso. Tra poco compierà sessant'anni e ha una buzza da alcol piuttosto pronunciata, ma nonostante tutti i bagordi e i trent'anni spesi a suonare ovunque, sono quasi due anni che va a giro per i club italiani a fare concerti a ritmi impressionanti, anche per una band giovane. Anche perchè noi bastardi scarichiamo i suoi album (inutile negarlo) e alla fine, come per molte altre band ormai, fare più concerti possibile è il solo modo per tirare su dei soldi. Ci mette tutta l'energia e il cuore possibili e questo, al di là del suo personaggio, è sempre degno di rispetto ed ammirazione. Dopo Silent Heroes, un vecchio classico Run Too Fast e un pezzo davvero commovente come Too Young To Die. A chiudere il concerto sono delle cover di due grandi canzoni come Long Live Rock 'n' Roll dei Rainbow con Ronnie James Dio (dio del metal che Pino ammira moltissimo) e Rock And Roll dei Led Zeppelin. Fa sempre piacere essere in mezzo a gente infervorata per un artista metal che non sia fuori d'Italia. Spero che questo capiti sempre più spesso...
Per la cronaca, il nuovo album da solista di Pino dovrebbe uscire nei primi mesi del nuovo anno..
Aspetteremo con ansia!

Tracklist di domenica 22/11/09

Ottava puntata dedicata alle origini del metal! Ecco la tracklist:

Led Zeppelin

-Good Times, Bad Times
-Dazed And Confused
-Communication Breakdown
-Whole Lotta Love
-Heartbreaker
-Moby Dick
-Immigrant Song
-Celebration Day
-Since I've Been Loving You
-Black Dog
-Rock And Roll
-Stairway To Heaven
-When The Levee Breaks
-The Song Remains The Same
-Kashmir

sabato 21 novembre 2009

Speciale Le Origini Del Metal - 8° puntata: Led Zeppelin

Era un po' che non dedicavo una puntata al mio ciclo sulle origini del metal, così ho pensato di tornare con una delle band che più hanno dato per la creazione del genere metal (oltre che per tutta la storia del rock): ovvero i Led Zeppelin! E questa domenica 22 novembre (come sempre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 su www.radiogas.it) vi racconterò la storia di questa band leggendaria, facendovi ascoltare i loro pezzi più belli. Impossibile mancare!

domenica 15 novembre 2009

Tracklist di domenica 15/11/09

Puntata tutta dedicata agli Slayer e al loro nuovo album! Eccovi la tracklist:

-World Painted Blood
-Unit 731
-Snuff
-Beauty Through Order
-Hate Worldwide
-Public Display Of Dismemberment
-Human Strain
-Americon
-Psychopathy Red
-Playing With Dolls
-Not Of This God
-The Antichrist
-Chemical Warfare
-Hell Awaits
-Angel Of Death
-Piece By Piece
-Altar Of Sacrifice
-Jesus Saves
-Raining Blood
-South Of Heaven
-Behind The Crooked Cross
-Ghosts Of War
-War Ensamble
-Dead Skin Mask
-Season In The Abyss
-Killing Fields
-Disciple
-Jihad

sabato 14 novembre 2009

Tornano Gli Slayer!

Dopo tra anni di trepidante attesa ecco il ritorno in grande stile della band più cattiva e violenta mai esistita: gli Slayer! Il loro nome è sempre una garanzia e il nuovo World Painted Blood non delude! E questa domenica 15 novembre (come sempre dalle ore 19:30 e solo questa domenica fino alle ore 21:30 su www.radiogas.it) vi farò ascoltare tutto quanto il nuovo album oltre naturalmente ai vecchi classici. Due ore di musica assassina! Potrete mancare?
Certo che no!
Hail Slayer!!

giovedì 12 novembre 2009

Motörhead - 16/07/09 - Fortezza da Basso, Firenze

Quando lessi la notizia che i Motörhead avrebbero fatto un concerto a Firenze, sono rimasto per dieci minuti a sbavare come Homer Simpson di fronte ad una ciambella.
Una delle mie band preferite, che suona quasi vicino casa mia!! Assolutamente imperdibile! Infatti, giorno in cui iniziavano le vendite di biglietti su Ticketone, mi sono presentato nel mio negozio musicale di fiducia e all'ora X più un secondo, chiedo subito il biglietto per il concerto. Avevo paura che potesse succedere come con gli AC/DC, che i biglietti nel giro di un'ora andarono esauriti. Aspetto con ansia che arrivi luglio, e il giorno del concerto, io ed altri compagni di merende metallose ci rechiamo presso la Fortezza da Basso, già dalle prime ore del pomeriggio. A Firenze, si sa, il caldo si fa sentire forse più che in ogni altra città italiana e quando troviamo una zona con un idrante incustodito, per noi è più che una manna dal cielo. Quando i portoni si aprono, è già pomeriggio inoltrato e tutti entriamo a corsa ma prima abbiamo delle difficoltà a capire dove diavolo si trovi il palco! Una volta trovato, mi piazzo subito tra le prime file, cercando di rimanerci il più possibile. Ad aprire le danze sono le Merendine Atomiche di Padova, che sfoggiano un sound molto in stile Pantera. Nella loro breve scaletta, danno molto spazio al loro ultimo, non male in verità, album da cui vengono estratte Helmet, Rude Rebel Brotherhood, e The Rise Of The Lion e Hope, oltre a vecchi pezzi come In The Cage e Roads And Beers. Nel complesso, un gruppo molto piacevole da ascoltare e il pubblico gradisce il lancio di merendine e brioche da parte della band. La seconda band di apertura è una delle più conosciute e apprezzate di tutto il metal italiano. In più di vent'anni di carriera si sono guadagnati rispetto ed ammirazione. Ed infatti l'accoglienza per gli Extrema è trionfale. GL Perotti sfoggia un cranio rasato stile Phil Anselmo e sin da subito gli Extrema ricordano ai presenti quanto sono grandi. Le prime canzoni, ovvero Anymore, Selfishness e Fall Down sono tutte del nuovo album Pound For Pound, e si fanno più che apprezzare. Il resto della scaletta sono vecchi classici come Six, Six, Six Is Like Sex, Sex, Sex, New World Desorder, Second Coming, Money Talks, e The Bad Itself e This Toy che il pubblico approva con grande foga. Per ovvie ragioni, la band non suona, a differenza di come fa praticamente ad ogni concerto, la sua cover di Ace Of Spades. Il sole è ormai quasi calato e le energie per pogare risaltano fuori prepotentemente. Accanto a me ci sono due punkettoni invasati che saltano a destra e a manca che evito accuratamente, in quanto magri e dunque con i gomiti spigolosi che possono fare parecchio male. Dopo aver difeso duramente la mia postazione, mi prendo un po' di fiato e rimango, come tutti in trepidante attesa. Passa un po' di tempo e finalmente arrivano i Motörhead! La figura imponente del leggendario (e questa volta l'aggettivo non è usato a caso) Lemmy Kilmister entra sul palco e la folla perde il controllo. Subito Lemmy pronuncia la frase di rito che apre ogni loro concerto: "We're Motörhead! And We're Play Rock 'n' Roll!". Appena partono le note di Iron Fist si scatena un convulso delirio. Il suono è grezzo e duro come deve essere e il vocione ultradevastato di Lemmy riecheggia per tutta la Fortezza. Ancora non riesco a credere che li sto vedendo dal vivo... ma la folla che mi spintona ovunque mi risveglia dalla mia estasi mistica e anche io ci do dentro. Grande apprezzamento anche per la successiva Stay Clean. Poi, dopo Be My Baby è la volta del pezzo più famoso tratto dall'ultimo, eccezionale album Mötorizer (non ha caso l'avevo scelto come album del mese di settembre 2008 nella mia rubrica Metal Detector), ovvero Rock Out. Due minuti scarsi di potenza ed energia incredibili e il pubblico va in visibilio ancora di più, tanto che mi è difficile respirare. Ci si calma un momento con Metropolis, prima di un'altro massacro con Over The Top. Ad altre due tirate come One Night Stand e I Got Mine segue un bell'assolo del chitarrista Phil Campbell, davvero in forma, come a voler ricordare di essere uno dei chitarristi forse meno considerati tra i migliori di tutto l'heavy metal. Dall'ultimo album viene suonato un'altro grande pezzo come The Thousand Names Of God. A riportarci al passato della band è un'inaspettata Another Perfect Day. Nel pezzo successivo In The Name Of Tragedy è invece Mikkey Dee ha suonare uno splendido assolo, con la sua batteria massacrata senza pietà. Qualcuno dei presenti grida:"Cazzo è come un polipo!" Ed hanno ragione. E dopo Just 'Cause You Got The Power un altro pezzo molto apprezzato dal pubblico: Going To Brazil. A Killed By Death segue un capolavoro assoluto dell'heavy metal e una delle mie canzoni preferite dei Motörhead, ovvero la mitica Bomber. Poi per un attimo si abbandona l'heavy metal e si entra nel puro blues: Lemmy canta la cover di Whorehouse Blues suonando anche l'armonica con anche Mikkey che suona la chitarra acustica accompagnato giusto dal charleston. E dopo lo sfoggio dell'anima blues di Lemmy, è il momento di una delle canzoni più famose di tutta la storia del rock e tutti, dico tutti, i presenti si sono messi a pogare incessantemente di fronte all'immortale Ace Of Spades. Indimenticabile. Come indimenticabile è stato il gran finale: parte l'inconfondibile intro di batteria della cattivissima Overkill e anche qui è un macello totale. Grandi, grandissimi, inossidabili come l'acciaio. Spero che tornino presto in Italia... devo rivederli. Mi spiace per chi non c'è stato.

domenica 8 novembre 2009

Tracklist di domenica 08/11/09

Puntata tutta sulle migliori novità metal di settembre 2009! Ecco la tracklist:

-Linger In Doubt (Skyfire)
-A Tap Dancer's Dilemma
(Diablo Swing Orchestra)
-My Plague
(Kittie)
-Call Of The Hammer
(3 Inches Of Blood)
-Necropolis
(The Black Dahlia Murder)
-Acciaio E Salsiccia
(Gli Atroci)
-From Afar (Ensiferum)
-Funeral Dawn
(Marduk)
-The Rise Of Darkness
(Immortal)
-As I
(Thundra)
-As Horizions End (Paradise Lost)
-Deathaura
(Sonata Arctica)
-I Ain't Hiding
(The Black Crowes)
-Shangri-La (Gotthard)
-Last Look At Eden
(Europe)
-Evile Infected Nation
(Evile)
-This Day We Fight! (Megadeth)

lunedì 2 novembre 2009

Metal Valley Open Air - 11/07/09 - Area Expo, Rossiglione (Genova)

Quando ho letto di un nuovo festival di musica metal in terra italica, non ci potevo credere! E guardando il bill, mi sono convinto del tutto che non potevo assolutamente mancare a questa primissima edizione del Metal Valley Open Air, organizzato da nientepopodimeno che Trevor, il cantante dei Sadist. Si tratta di un festival incentrato principalmente sul metal estremo, e verrebbe da dire "ovviamente", visto chi l'ha creato! Il luogo del massacro è la cittadina di Rossiglione, in provincia di Genova, dove Trevor è nato. Anche se dove è sistemato il palco (un po' piccolo, ma alla fine si è rivelato abbastanza funzionale), l'Area Expo, non è esattamente quello che molti si aspettavano vista la bellezza dei luoghi, comunque la cornice di montagne e foreste è davvero niente male. Arrivo sul posto, non senza difficoltà, tra viaggio e ricerca per trovare l'Area Expo, che stanno già suonando le prime band. Quando entro, ci sono i Bad Bones, che suonano un grezzo heavy metal di stampo motorheadiano, niente male. Particolarmente degni di nota, tra le band emergenti di apertura, sono i senesi Coram Lethe, che sfoggiano un discreto melodic death metal e una cantante tanto bella quanto marcia dentro, a giudicare dai tremendi growl che riesce a fare, che non sfigurerebbero con quelli di Angela Gossow. Ma ora è arrivato il momento delle band principali. Anche se una musica come la loro renderebbe meglio con intorno l'oscurità, i parmensi Dark Lunacy, hanno comunque fatto un concerto abbastanza coinvolgente dal punto di vista emotivo. Qualche problema di suono, per le parti più sinfoniche, ma per il resto niente da eccepire. Pezzi come Aurora, Forlorn e la conclusiva Dolls, apprezzatissima dal pubblco che sta cominciando finalmente a scaldarsi, sono una nuova prova del valore di questa band, tra le migliori in Italia per il melodic death metal. Comunque ripeto che vorrei vederli in condizioni di oscurità, perchè secondo me renderebbero meglio. Ma alla fine, il sole comincia a calare e l'atmosfera comincia ad essere più adatta alle band che seguiranno. I Necrodeath, sono praticamente a casa loro, visto che sono genovesi, e ovviamente lo zoccolo duro dei fan del posto si trova ammassato nelle prime file. Sin da subito, fanno capire perchè sono una delle band di thrash metal più apprezzate, non solo in Italia. Il carisma psicopatico del cantante Flegias, l'immensa abilità chitarristica di Pier Gonnella e la micidiale sezione ritmica di Peso e Killer Bob, infervorano gli animi per tutto il concerto. Dal nuovo, ottimo album, Phylogenesis, vengono prese nuove mazzate come The Theory e Final War. Ma ovviamente è sui vecchi classici che il pogo si fa più violento: Forever Slave, Necrosadist, Mater Tenebrarum (!). Quando finiscono, con The Creature e Sodomy And Lust, la notte è ormai iniziata. Sembra quasi che siano stati i Necrodeath col loro show infernale e maligno, a far calare il sole. Comunque anche loro vorrei rivederli con l'oscurità per tutto il tempo e con una setlist più lunga. Ora è il momento delle band straniere. Il prossimo gruppo non capita spesso in Italia, e forse dal nome possiamo anche capire il perchè... nel paese dominato dal Vaticano, un nome come Rotting Christ può leggermente dare fastidio.. ma a noi piacciono eccome! Vengono dalla Grecia e si tratta di uno dei gruppi più interessanti e validi di tutto il black metal (e in effetti la Grecia ha una scena black metal molto viva). Una cosa che val la pena ricordare, è che accanto alla zona del concerto c'è una chiesa e piccole case con tanti vecchietti. Qualcuno che dalla terrazza guarda giù verso di noi. Tutto questo è talmente ironico che scoppio a ridere. Ma torno subito serio, quando il concerto si apre con The Sign Of Prime Creation. Segue subito a ruota Keravnos Kivernitos, entrambe prese dall'ultimo eccellente album Theogonia del 2007 (comunque tranquilli, il nuovo album dovrebbe uscire ad inizio del prossimo anno). Dopo un gran pezzo come Enuma Elish, il resto dei brani della serata sono un crescendo di intensità e bravura, che dimostra quanto questa band esca dagli stereotipi del black metal e quanto sia più profonda di quanto il nome possa suggerire. A Dead Poem, King Of A Stellar War, la magniloquente e amatissima dal pubblico Non Serviam e The Sign Of Evil Existance scorrono che è una bellezza, con un'atmosfera intorno che finalmente si confà alla musica proposta da questo festival. La conclusione di quello che poi, all'unanimità o quasi, è stato considarato dai presenti come il concerto più bello dell'intera giornata, è affidata ad altri due pezzi dell'ultimo album Phobos' Sinagogue e Threnody. Davvero grandissimi.
Nemmeno la band headliner della serata riuscirà a battere l'intensità evotiva di questi metallari greci. Comunque, anche gli Entombed, una delle band cardine del death metal svedese, non si sono certo risparmiati in quanto a violenza sonora! Dopo un bel discorso di Trevor, sul fatto che il festival sembra essere riuscito bene con un'ottima affluenza di pubblico, che fa ben sperare per la prossima edizione, viene dato spazio agli headliner. Appena sale sul palco, il cantante LG Petrov tiene in mano una vaschetta in carta stagnola e quando la poggia per terra per un attimo ho pensato che ci stesse per vomitare dentro. E in effetti il buon Petrov non sembra al massimo della forma fisica e anche la sua voce, in qualche occasione ne risente, ma compensa a tutto ciò col suo rodato carisma animalesco e brutale, che comunque riesce a coinvelgere i presenti. Un'altra cosa che fa piacere vedere, sono il chitarrista e il bassista che indossano rispettivamente una maglietta degli italiani Allhelluja e Necrodeath... tutta la scaletta va a pescare nel meglio che questa band ha tirato fuori in quasi vent'anni di carriera, col suo personalissimo death 'n' roll: Morning Star, Chief Rebel Angel, I For An Eye, Revel In Flesh, Stranger In Aeons e i superclassici Crawl, Wolverine Blues e Lefth And Path sono eseguite con grande potenza, nonostante i suoni non fossero proprio dei migliori. Si chiude con Night Of The Vampire e When In Sodom, con GL Petrov davvero al limite delle forze. Ma tutto sommato una buona prova. Insomma come prima edizione, non c'è davvero da lamentarsi! Prezzo d'entrata molto accessibile, un sacco di stand con merchandise vario, mangiare e birra buoni. Che accidenti si può pretendere di più da un festival metal in Italia??
Alla prossima edizione!
Complimenti a tutti!