lunedì 2 novembre 2009

Metal Valley Open Air - 11/07/09 - Area Expo, Rossiglione (Genova)

Quando ho letto di un nuovo festival di musica metal in terra italica, non ci potevo credere! E guardando il bill, mi sono convinto del tutto che non potevo assolutamente mancare a questa primissima edizione del Metal Valley Open Air, organizzato da nientepopodimeno che Trevor, il cantante dei Sadist. Si tratta di un festival incentrato principalmente sul metal estremo, e verrebbe da dire "ovviamente", visto chi l'ha creato! Il luogo del massacro è la cittadina di Rossiglione, in provincia di Genova, dove Trevor è nato. Anche se dove è sistemato il palco (un po' piccolo, ma alla fine si è rivelato abbastanza funzionale), l'Area Expo, non è esattamente quello che molti si aspettavano vista la bellezza dei luoghi, comunque la cornice di montagne e foreste è davvero niente male. Arrivo sul posto, non senza difficoltà, tra viaggio e ricerca per trovare l'Area Expo, che stanno già suonando le prime band. Quando entro, ci sono i Bad Bones, che suonano un grezzo heavy metal di stampo motorheadiano, niente male. Particolarmente degni di nota, tra le band emergenti di apertura, sono i senesi Coram Lethe, che sfoggiano un discreto melodic death metal e una cantante tanto bella quanto marcia dentro, a giudicare dai tremendi growl che riesce a fare, che non sfigurerebbero con quelli di Angela Gossow. Ma ora è arrivato il momento delle band principali. Anche se una musica come la loro renderebbe meglio con intorno l'oscurità, i parmensi Dark Lunacy, hanno comunque fatto un concerto abbastanza coinvolgente dal punto di vista emotivo. Qualche problema di suono, per le parti più sinfoniche, ma per il resto niente da eccepire. Pezzi come Aurora, Forlorn e la conclusiva Dolls, apprezzatissima dal pubblco che sta cominciando finalmente a scaldarsi, sono una nuova prova del valore di questa band, tra le migliori in Italia per il melodic death metal. Comunque ripeto che vorrei vederli in condizioni di oscurità, perchè secondo me renderebbero meglio. Ma alla fine, il sole comincia a calare e l'atmosfera comincia ad essere più adatta alle band che seguiranno. I Necrodeath, sono praticamente a casa loro, visto che sono genovesi, e ovviamente lo zoccolo duro dei fan del posto si trova ammassato nelle prime file. Sin da subito, fanno capire perchè sono una delle band di thrash metal più apprezzate, non solo in Italia. Il carisma psicopatico del cantante Flegias, l'immensa abilità chitarristica di Pier Gonnella e la micidiale sezione ritmica di Peso e Killer Bob, infervorano gli animi per tutto il concerto. Dal nuovo, ottimo album, Phylogenesis, vengono prese nuove mazzate come The Theory e Final War. Ma ovviamente è sui vecchi classici che il pogo si fa più violento: Forever Slave, Necrosadist, Mater Tenebrarum (!). Quando finiscono, con The Creature e Sodomy And Lust, la notte è ormai iniziata. Sembra quasi che siano stati i Necrodeath col loro show infernale e maligno, a far calare il sole. Comunque anche loro vorrei rivederli con l'oscurità per tutto il tempo e con una setlist più lunga. Ora è il momento delle band straniere. Il prossimo gruppo non capita spesso in Italia, e forse dal nome possiamo anche capire il perchè... nel paese dominato dal Vaticano, un nome come Rotting Christ può leggermente dare fastidio.. ma a noi piacciono eccome! Vengono dalla Grecia e si tratta di uno dei gruppi più interessanti e validi di tutto il black metal (e in effetti la Grecia ha una scena black metal molto viva). Una cosa che val la pena ricordare, è che accanto alla zona del concerto c'è una chiesa e piccole case con tanti vecchietti. Qualcuno che dalla terrazza guarda giù verso di noi. Tutto questo è talmente ironico che scoppio a ridere. Ma torno subito serio, quando il concerto si apre con The Sign Of Prime Creation. Segue subito a ruota Keravnos Kivernitos, entrambe prese dall'ultimo eccellente album Theogonia del 2007 (comunque tranquilli, il nuovo album dovrebbe uscire ad inizio del prossimo anno). Dopo un gran pezzo come Enuma Elish, il resto dei brani della serata sono un crescendo di intensità e bravura, che dimostra quanto questa band esca dagli stereotipi del black metal e quanto sia più profonda di quanto il nome possa suggerire. A Dead Poem, King Of A Stellar War, la magniloquente e amatissima dal pubblico Non Serviam e The Sign Of Evil Existance scorrono che è una bellezza, con un'atmosfera intorno che finalmente si confà alla musica proposta da questo festival. La conclusione di quello che poi, all'unanimità o quasi, è stato considarato dai presenti come il concerto più bello dell'intera giornata, è affidata ad altri due pezzi dell'ultimo album Phobos' Sinagogue e Threnody. Davvero grandissimi.
Nemmeno la band headliner della serata riuscirà a battere l'intensità evotiva di questi metallari greci. Comunque, anche gli Entombed, una delle band cardine del death metal svedese, non si sono certo risparmiati in quanto a violenza sonora! Dopo un bel discorso di Trevor, sul fatto che il festival sembra essere riuscito bene con un'ottima affluenza di pubblico, che fa ben sperare per la prossima edizione, viene dato spazio agli headliner. Appena sale sul palco, il cantante LG Petrov tiene in mano una vaschetta in carta stagnola e quando la poggia per terra per un attimo ho pensato che ci stesse per vomitare dentro. E in effetti il buon Petrov non sembra al massimo della forma fisica e anche la sua voce, in qualche occasione ne risente, ma compensa a tutto ciò col suo rodato carisma animalesco e brutale, che comunque riesce a coinvelgere i presenti. Un'altra cosa che fa piacere vedere, sono il chitarrista e il bassista che indossano rispettivamente una maglietta degli italiani Allhelluja e Necrodeath... tutta la scaletta va a pescare nel meglio che questa band ha tirato fuori in quasi vent'anni di carriera, col suo personalissimo death 'n' roll: Morning Star, Chief Rebel Angel, I For An Eye, Revel In Flesh, Stranger In Aeons e i superclassici Crawl, Wolverine Blues e Lefth And Path sono eseguite con grande potenza, nonostante i suoni non fossero proprio dei migliori. Si chiude con Night Of The Vampire e When In Sodom, con GL Petrov davvero al limite delle forze. Ma tutto sommato una buona prova. Insomma come prima edizione, non c'è davvero da lamentarsi! Prezzo d'entrata molto accessibile, un sacco di stand con merchandise vario, mangiare e birra buoni. Che accidenti si può pretendere di più da un festival metal in Italia??
Alla prossima edizione!
Complimenti a tutti!


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