mercoledì 16 settembre 2009

Il mese più temuto da quelli che odiano l'estate è questo... ma a salvarci dalle solite musichette estive c'è una bella carrellata di dischi nuovi di zecca, alcuni davvero ottimi. Quasi fosse in contrasto con la luce accecante e il caldo opprimente, anche questo mese tra gli album migliori c'è parecchio metal estremo cattivone. Cominciamo con una band che ha già quasi vent'anni di carriera alle spalle ed è arrivata al traguardo di tutto rispetto del decimo album, ma nonostante ciò non fa parte dei nomi papabili del brutal death metal. Sto parlando dei danesi Illdisposed e il loro album assassino To Those Who Walk Behind Us, che riesce ad essere estremamente duro ma senza annoiarti con ritmi monocorde, cosa molto difficile dopo tanti anni di carriera e di album alle spalle (tutti, peraltro, di buona fattura) e con un genere in cui non è facile non scadere nello stereotipo. Naturalmente è un massacro con tutti i crismi del genere, però con una freschezza di stile invidiabile e delle sfumature che riescono a renderlo appena più fruibile rispetto ad altri album di puristi del brutal death metal. Continuate così! E tanto per restare in tema di band cattivone e di paesi freddini, facciamo un salto in Polonia, dove sono appena usciti con la loro nona fatica in studio, i portabandiera del black metal polacco, ovvero i Behemoth e questo Evangelion. Che dire? Si tratta senza dubbio di black metal classico (old school come piace tanto dire ai critici) nel loro tipico stile. Però cristo (pardon Nergal, diavolo) che potenza! Una sfuriata infernale del genere senza mai essere ripetitiva o con senza cali di tono era un pezzo che non si sentiva. Molto aiuta anche la produzione di qualità, che rende i suoni grezzi e distorti come da tradizione, eppure ben distinti. La band ha un pò abbandonato le innovazioni prese con l'album precedente, tornando (un po' come hanno fatto i Satyricon l'anno scorso, anche loro con ottimi risultati) al black metal delle origini, con creatività rinnovata non solo nella musica, ma anche per ciò che riguarda le liriche. Sicuramente quest'album va inserito tra i migliori della discografia dei Behemoth, e dopo quasi vent'anni anche loro di carriera non è affatto poco. E adesso veniamo agli altri dischi da ascoltare con piacere. Rimaniamo in Polonia, perchè è appena tornata sulle scena un'altra band che ha dato grande lustro al metal estremo polacco con più di venticinque anni di carriera, ovvero i Vader del buon Piotr "Peter" Wiwczarek (chitarra e voce), che l'anno scorso ha reclutato una line-up nuova di zecca ed è tornato con questo notevole Necropolis che non sfigura con i vecchi lavori, sempre nel suo particolare stile thrash-death metal. E sempre per rimanere in tema di thrash metal, sono assolutamente da segnalare il quarto album di una delle migliori band tra quelle di recente formazione, che stanno contribuendo alla rinascita di questo genere (specialmente nella sua caratteristica più veloce), ovvero i Municipal Waste con Massive Aggressive e il ritorno, dopo dieci anni, di uno dei gruppi della vecchia scuola, i Whiplash (con solo il cantante-chitarrista della vecchia formazione) e il nuovo Unborn Again. Tra gli altri è interessante, anche se un po' ostico, il secondo album Isolation Songs dei finlandesi Ghost Brigade, poi, tanto per ricordarci che non tutte le band metalcore fanno schifo, ecco i Winds Of Plague con il loro terzo album The Great Stone War. Curioso è anche l'ottavo album (in appena dieci anni di carriera!) Wer Wind Sæt dei tedeschi folk metallar Saltatio Mortis. In ambito di metal più classico, vi segnalo il divertente secondo album Masterful Mystery Tour dei Beatallica, ovvero quel gruppo di burloni che si divertono a mischiare i Metallica con i Beatles; e il ritorno di un grande "vecchio" del metal tedesco, ovvero Udo Dirkschneider, con la sua band da solista U.D.O. che con questo Dominator, sono arrivati al dodicesimo album. E per finire, come sempre con l'Italia, assolutamente da ascoltare è il thrash-death metal tinto di humor nero dei pisani Subhuman, arrivati all'esordio discografico con questo divertente ma allo stesso tempo durissimo album Profondo Rozzo.
Ci vediamo al prossimo Metal Detector, buon ascolto!

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