lunedì 24 novembre 2008

Hour Of Penance- 22/11/08- Club Exenzia, Prato

Era la prima volta che entravo in questo Club Exenzia della mia Prato. E per cominciare bene, quale miglior serata se non una tutta death metal cattivone?
Il locale è più grande di quanto non sembri nelle foto sul suo sito ed anche il palco è sufficientemente grande per organizzarci dei bei concerti. E l'andamento della serata lo ha dimostrato. In un'atmosfera che in qualche modo ricorda il vecchio Cencio's, ad aprire gli headbanging sono stati i The Archetype di Firenze che fanno un death metal misto a sonorità più melodiche e a volte quasi progressive molto efficace e interessante, con un buon cantante che riesce piuttosto bene a destreggiarsi tra cantato pulito e growl. Poco dopo entrano in scena i senesi Dysthymia, col loro death metal molto classico ma senz'altro ben suonato e con la cattiveria giusta. Quasi dispiace che questi due gruppi suonino poco, perchè non mi è mai venuta noia a sentirli, come magari succede a volte con i gruppi di apertura, in attesa degli headliner. Ma adesso è il momento del piatto forte. Una vera e propria mazzata di piombo nello stomaco. Una delle più promettenti band death metal italiane, che è ha pubblicato all'inizio di quest'anno il loro terzo album The Vile Conception (che io ho giudicato il miglior album del mese di febbraio 2008, nella mia rubrica Metal Detector), che è stato valutato da molte riviste specializzate come uno dei migliori album death metal di tutto il 2008, non solo a livello italiano: signore e signori, da Roma nella loro primissima data in Toscana, gli Hour Of Penance! La potenza distruttiva di questa band si nota subito: sin dalle primissime note, il pubblico delle prime file poga dall'inizio alla fine con violenza incredibile, (ma ad un concerto di brutal death metal non è così strano...) e anche la band rende grande fisicità allo spettacolo. Il cantante Francesco Paoli urla instancabilmente con growl tremendi e probabilmente quell'uomo ha il collo fatto di gomma perchè altrimenti non si spiega come diavolo non gli siano saltati i muscoli del collo, sottoposti come erano a degli scapocciamenti circolari di velocità impressionanti (ogni volta che lo guardavo fare così pensavo:"adesso gli parte via la testa..."). Era incredibile. Ma ancora più incredibile era la bravura della sezione ritmica, che molto spesso riusciva ad oscurare la chitarra elettrica. In particolare, una nota di merito va al batterista Mauro Mercurio che a mio parere (ma anche di molti altri) è uno dei batteristi più veloci, potenti e precisi che abbia mai visto, un autentico mostro di bravura cresciuto a pane, death metal e batteria. Tutti dal pubblico apprezzano e lo incitano ad andare ancora più veloce e lui, divertito, esegue prontamente. Tutto lo show non ha un attimo di tregua nè mai un calo di intensità. Canzoni come Far Beyond Humilation e Shreds Of Martyrs sono mazzate in faccia terribili. Ma i momenti migliori sono tutti quelli dei pezzi dell'ultimo album, come From Hate To Suffering, Hideously Conceived, Drowned In The Abyss Of Ignorance e Hierarchy Of The Fools, sono piccole perle del death metal più brutale. Tra l'altro è stata eseguita una nuova canzone (ma non ho capito bene il titolo) e il cantante accenna che il prossimo album dovrebbe uscire già il prossimo anno. Se continuano così, diventeranno in poco tempo una delle band italiane più importanti del metal estremo, da mostrare con orgoglio in giro per il mondo. Ed intanto loro se ne vanno in giro per l'Europa come band di supporto agli Origin.
Grandissimi Hour Of Penance!

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