
Innanzitutto scusate il ritardo! Per varie ragioni non sono riuscito a mettere questo Metal Detector nei tempi giusti. Ma le novità sono state talmente tante che mi ci è voluto un pò di tempo in più. Tant'è che si inizia subito con un ex-aequo: è un thrash metal davvero poderoso quello degli esordienti
Bonded By Blood 
che col loro primo album
Feed The Beast rispolverano le lezioni di maestri del thrash come gli Exodus di cui si sente molto l'influenza (fosse solo per il fatto che il nome della band è anche il titolo del primo album degli Exodus). Non si tratta di una semplice operazione di revival, ma è un album davvero fatto bene, con canzoni spaccaossa in puro stile thrash metal della miglior scuola. Spero che questi ragazzi continuino così. Sono invece sulle scene già da 15 anni i norvegesi
Keep Of Kalessin
che se ne escono col quarto album
Kolossus che è un'ottima miscela ben amalgamata di thrash e black metal. Ma in questo mese di giugno ci sono stati parecchi ritorni anche di vecchie glorie, come i leggendari
Judas Priest che hanno pubblicato il loro primo concept album
Nostradamus, un lavoro di non facile ascolto ma di grande fascino; poi abbiamo il felice ritorno alla formazione storica dei re del glam metal, ovvero i
Mötley Crüe, che col nuovo
Saints Of Los Angeles (ispirato alla loro celebre autobiografia
The Dirt) recuperano almeno in parte le vecchie gloriose sonorità anni '80; ed anche il nuovo lavoro
Wake The Sleeper sorprendentemente vario ed energico a dieci anni dall'ultimo album, di una band sulle scene da quasi quarant'anni come gli
Uriah Heep. Molto vario e complesso è
Watershed, nono album degli
Opeth, non facile da assimilare ma di grande qualità; poi in ambito nu metal abbiamo
Indestructible, nuovo lavoro dei
Disturbed, che col tempo sono riusciti a farsi uno stile proprio, distinguendosi da molte altre band nu metal di qualità infima. Per il death metal invece c'è
Hammer Battalion, nona fatica degli svedesi
Unleashed. C'è anche una bella novità per il mondo del grunge, con il nuovo album molto rockettaro
The Lucky Ones, degli inossidabili
Mudhoney. Chi ritorna invece con una band nuova di zecca, ovvero i
Revolution Renaissance, è il chitarrista Timo Tolkki che, abbandonati gli Stratovarius, se ne esce con l'album
New Era pieno di ospiti illustri come Michael Kiske (ex-cantante degli Helloween). Per quanto riguarda invece le uscite italiane, abbiamo il folk metal bergamasco degli esordienti
Folk Stone usciti con l'omonimo
Folk Stone, i milanesi
Assedium col secondo album
Fighting For The Flame e i bolognesi
Malnatt che fanno un ottimo black metal che (cosa abbastanza rara) è cantato in italiano.
Cari lettori a brevissimo metterò anche gli altri mesi!
Scusate ancora il ritardo
1 commento:
"Nostradamus" dei Judas Priest secondo me è uno dei 10 dischi più belli del 2008. Certo, molto diverso da capolavori del passato come "Screaming For Vengeance", "Defenders Of The Faith", "Turbo" o "Painkiller", ma comunque un gran bel concept. Bella anche la copertina. Lunga vita ai "Metal Gods" !
Luca "El Pata" Corsi
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