mercoledì 14 luglio 2010

Sikelian Hell Festival annullato per colpa della Chiesa!

Ho appena letto di questa cosa assolutamente sconvolgente e che mi fa incazzare non poco: quello che doveva essere il primo festival heavy metal della regione Sicilia, ovvero il Sikelian Hell Festival, che doveva svolgersi il 22, 23 e 24 luglio prossimo allo stadio comunale Catella di Alcamo (provincia di Trapani), che avrebbe visto come headliner gruppi del calibro di Extrema, Napalm Death e Caliban, più un'infinità di gruppi emergenti locali, è stato annullato. E sapete perchè? Non per irregolarità nell'organizzazione, non per violazione di norme sulla sicurezza, non per defezioni di gruppi. Niente di tutto questo. Ma semplicemente perchè la chiesa locale ha bollato il festival come "satanico" e ha indotto il comune di Alcamo a ritirare i permessi necessari per lo svolgimento del festival.

Questo il comunicato stampa:

Il festival metal Sikelian Hell, previsto per il 22, 23 e 24 luglio allo stadio comunale Catella di Alcamo, non si farà più.
Gli organizzatori della manifestazione, infatti, fanno sapere che a causa delle pressioni esercitate dalla Chiesa locale l'amministrazione comunale di Alcamo è stata costretta ad annullare il festival.Secondo gli organizzatori la Chiesa locale avrebbe organizzato una raccolta di firme e minacciato un corteo contro "una manifestazione satanica". Nei giorni scorsi, a causa di queste pressioni, era stata depennata dalla scaletta del festival la band Necrodeath per il contenuto dei brani reputati anti cristiani. "A tre giorni dall'allestimento - ha detto Manfredi Pellitteri, uno degli organizzatori - l'amministrazione comunale ci ha lasciati da soli nonostante ci avessero autorizzato all'utilizzo dell'impianto averci dato l'ok al patrocinio. Con tutti i problemi legati allo scandalo pedofilia la Chiesa si accanisce contro una manifestazione musicale laica. Spero che i giovani siciliani reagiscano a questa ingiustizia. La nostra cooperativa Officine Festival è formata da giovani che hanno deciso di non andarsene da questa terra per cercare di fare qualcosa di buono qui. Questi giovani rischiano ora il fallimento perché la Chiesa è stata più forte della politica. Noi però avevamo tutto in regola". Per ulteriori informazioni:
Manfredi Pellitteri
3208969995
www.sikelianhell.com
www.myspace.com/sikelianhell
info@officinefestival.com

pagina su facebook

Inoltre, proprio stamattina,l è stato diffuso questo comunicato ufficiale da parte degli organizzatori, circa il danno economico subito da questo gesto orribile:

L'annullamento del Sikelian Hell? Un danno di 150 mila euro. Lo rende noto Officine Festival, ideatrice e promotrice dell'evento, subito dopo la notizia della cancellazione. Secondo gli organizzatori del festival metal siciliano, infatti, l'annullamento costringe Officine Festival a sobbarcarsi tutti gli oneri (contratti stipulati con le band, voli aerei, impianto audio e luci, messa in sicurezza, tecnici del suono e altro) senza poter recuperare le spese. Sono oltre cinquanta le persone coinvolte per il festival. Inoltre - aggiungono - al danno economico a carico di Officine Festival si aggiunge quello che toccherà l'indotto turistico del comune di Alcamo.
Il Sikelian Hell, spiegano i soci di Officine Festival, si proponeva di essere un evento unico per il sud Italia perché aveva coinvolto alcuni nomi, come Extrema, Napalm Death e Caliban, che in tutto il mondo raccolgono migliaia di fan a ogni concerto. Quindi, concludono gli organizzatori, oltre al danno economico c'è un danno d'immagine che sarà difficile da recuperare.


C'è da piangere dalla rabbia... viene voglia di bestemmiare in tutte le lingue possibili... tanti nei forum sperano che succeda come in Norvegia nei primi anni '90... spero che non si arrivi a questo, comunque questo episodio dà da pensare, non solo ovviamente per la mentalità retrogada di certa chiesa, ma anche per un altro aspetto molto importante e forse ancora più grave: questa vicenda è solo l'ennesima conferma della morte della laicità dello stato di fronte alla chiesa. Quegli schifosi politicanti del comune di Altamo, si sono fatti piegare dalle assurde richieste di questi bigotti ignoranti. Questo è l'aspetto più deplorevole di questa faccenda.
Mi veniva da ridere quando leggevo gli articoli di protesta di quel gruppo di invasati di Azione e Tradizione, contro il Total Metal Festival del 2008, perchè gli headliner erano i Deicide. Poi alla fine il festival si svolse regolarmente. E io ho pensato "di queste stronzate non ne capiteranno mai più!"
E invece... il mio pensiero adesso va solo agli organizzatori e ai metallari siciliani. Fatevi forza ragazzi, so che avete le palle quadrate. Avete tutto il mio sostegno!

Intanto è già stata avviata una petizione online per riavere il festival. Firmate anche voi!

Notizia dell'ultima ora: nel caso non si fosse ancora capito chi comanda in Italia ecco questo comunicato del vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, pubblicato dal quotidiano "La Repubblica" nella sua versione siciliana. Leggete il contenuto di questo articolo e incazzatevi ancora di più.
P.S. va ricordato che l'amministrazione comunale di Alcamo è di centro-sinistra. Fate i vostri i conti su quanto siano simili i politici tra di loro, da qualsiasi parte essi stiano..

Dopo le proteste dei preti e del vescovo di Trapani,il sindaco di Alcamo nega l’autorizzazione alla kermesse

I parroci bloccano il festival metal

A una settimana dalla manifestazione monta la polemica tra chi considera l'heavy metal portatore di valori negativi e chi lo difende reputandolo un genere musicale come tutti gli altri. Netta la posizione del vescovo di Trapani, Francesco Miccichè , che parla di "messaggi negativi,di violenza sfrenata e disinibita"."Avrebbe giovato accordarsi alla deriva di un marketing aggressivo in cui, dietro il paravento della musica, si celano gli interessi commerciali di grandi sponsor che sullo sballo e l'alcol da bere a fiumi, oltre che su un falso anticonformismo nichilista, creano lauti guadagni?" domanda l'alto prelato. "E' questo il de profundis dell'umanità, cosi come spudoratamente viene osannato nel comunicato che presenta il rave, che si vuole sottolineare?" Rispettare le diverse sensibilità non significa che ogni possibilità può essere perseguita, così non si promuove vera cultura e passione per il bene. Come vescovo, insieme ai parroci di Alcamo, siamo contenti della decisione presa dall’amministrazione di revocare il patrocinio dell’iniziativa”.

Mentre il sindaco Giacomo Scala si scusa per il ritardo con cui è stata comunicata la decisione di non concedere l’autorizzazione e parla più che altro di”problemi di viabilità e di ordine pubblico che sarebbero potuti insorgere durante la manifestazione”, gli organizzatori promettono un’azione legale. “Già nei giorni scorsi abbiamo ricevuto diverse pressioni da parte dei parroci e avevamo depennato dalla scaletta del festival la band Necrodeath, perché il contenuto di alcuni loro brani era stato definito anti-cristiano. Adesso, a tre giorni dall’allestimento – spiega Manfredi Pellitteri - l’amministrazione comunale ci ha abbandonato nonostante l’impegno all’utilizzo dell’impianto. La nostra cooperativa Officine Festival è formata da giovani che hanno deciso di non andarsene da questa terra per fare qualcosa di buono qui. Adesso si rischia il fallimento perché l’annullamento del “Sikelian Hell” comporta un danno di 150 mila euro” Sul palco si sarebbero dovuti alternare i grandi della musica metal a livello mondiale: gli Extrema, i Napalm Death, i Caliban ma anche i The Ocean portando migliaia di spettatori oltre che turisti. I parroci di Alcamo dicono di avere accolto le paure dei genitori e presentato cosi le loro istanze al sindaco: “ Se il Comune avesse approvato la manifestazione, avremmo organizzato delle veglie di preghiera proprio davanti allo stadio” spiega don Enzo Santoro,parroco del Sacro cuore. “Ognuno può scegliere di ascoltare la musica che preferisce, mi chiedo solo perché seguire dei principi che esaltano la negatività e inneggiano al dolore a ella morte, senza lasciare speranza per il futuro”. ( ADRIANA FALSONE )
La Repubblica- Giovedi 15 Luglio 2010,Palermo

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