mercoledì 2 luglio 2008

Verdena- 21/06/08- Blackout Festival, Parco di Galceti (Prato)

Alle spalle avevamo (io e la mia collega del sabato Valentina Ceccatelli) già due giorni intensi di riprese, foto e interviste ai vari gruppi che avevano animato i primi giorni del Blackout Festival. Ed eravamo piuttosto stanchi...ma la giornata di sabato si è rivelata la migliore di tutte!
Innanzitutto perchè i primi tre gruppi, ovvero i So!, i Fuh, e Il Torquemada sono stati veramente eccezionali, ognuno a modo loro, anche se in effetti una cosa in comune ce l'avevano: tutti e tre pestavano come pazzi! Veramente bravi.
Tanto che ho pensato: "Avranno un bel da fare quei tre ragazzi dopo, per fare meglio di loro."
Ovviamente i ragazzi a cui mi riferivo erano i Verdena.
Io mi occupavo delle riprese e Valentina delle foto (che potrete vedere presto sul blog di radiogas), e in quei giorni potevamo andare dove cazzo ci pareva grazie ai preziosi pass del Blackout. Ad ogni modo, noi e tutti gli altri fotografi con cui abbiamo condiviso la zona intorno al palco, ci trovavamo lì sotto, quando ad un certo punto è arrivata una guardia del corpo pompatissima, che ci dice che non potevamo passare davanti al palco, ma solo ai lati o dietro. Più precisamente, non potevamo superare le sculture di cavallo in posa stile quello del giardino della Rai ai lati del palco. Potrete immaginare da soli quale immensa rottura di palle fosse questa cosa. Così, con molte cerimonie, che già è sera, i Verdena fanno il loro ingresso in scena, partendo subito con L'Ora è Buia e Il Gulliver. Dopo poco, mi rendo conto che ai lati del palco non si riesce a vedere granchè, anche perchè quelli dello staff avevano messo gli amplificatori tutti insieme, tanto che il batterista era quasi del tutto nascosto. Per cui, io e tutti gli altri, ci mettiamo a gironzolare ovunque possiame per poter tirare fuori immagini o riprese decenti. In qualche occasione ho cercato di avvicinarmi il più possibile al parco, in pose che mi hanno martoriato la schiena e le reni. Nel frattempo le canzoni scorrevano senza problemi: Don Calisto, Logorrea (molto bella), Il Caos, Angie, Melvins, Ovunque (grande ovazione del pubblico), Caños... il gruppo in dei momenti sembra molto coinvolto, ma in altri sembra quasi apatico. Ma credo che questo faccia parte del loro stile. Mi sono reso conto che dal vivo sono molto più 'grunge' di quanto non sembri ascoltando i loro dischi. Dopo Fluido e Balanite è il momento della hit per il pubblico: Muori Delay. Si arriva alla fine con Was?
Girando dietro al palco, trovo la band seduta a chiacchierare e vedo che sono più stravolti di noi. Concerto niente male, comunque. Una gran bella giornata di ottima musica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si c'ero anchio al festival stupendo.....
http://home.tele2.it/patatafrancesca/pollon.jpg